Taurisano. Omicidio Aneta Danelczyk. Il marito Albano Galati in stato di fermo: "Non ricordo nulla".
Tanti "non ricordo" ripetuti davanti agli inquirenti da Albano Galati, il 56enne di Taurisano (Lecce) finito in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie Aneta Danielczyk, 50 anni.
Durante il confronto con il procuratore Guglielmo Cataldi e la sostituta Giorgia Villa, che si è tenuto subito dopo il delitto avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 17.00, l'indagato, assistito dagli avvocati Luca Puce e Davide Micaletto, era in evidente stato confusionale e non sarebbe riuscito a ricostruire i momenti antecedenti all'omicidio della coniuge.
Nessuna confessione è stata dunque resa da parte del 56enne, nei riguardi del quale, in tarda serata, i magistrati hanno disposto la misura cautelare della reclusione in carcere, in attesa dell'udienza di convalida che si celebrerà la prossima settimana, davanti al gip del tribunale di Lecce, Marcello Rizzo.
Tra i reati ipotizzati c'è anche quello di tentato omicidio, perché l'uomo avrebbe aggredito anche una delle vicine di casa intervenuta, dopo aver udito le urla, in difesa della vittima, rimediando per fortuna delle lievi ferite: non è in pericolo di vita.
Niente da fare invece per la signora Danelczyk: soccorsa e trasportata d'urgenza in ospedale, le ferite sul corpo erano troppo gravi, il suo cuore non ha retto. (di Veronica Valente – LeccePrima)