Milano. La sorella di Giulia Tramontano in aula: "Mi diceva che tutto aveva uno strano sapore".
"Giulia diceva che tutto quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo un odore strano. Diceva a mia madre che il latte, il giorno dopo che lo aveva aperto, aveva un sapore strano. In ogni cosa trovava un sapore strano".
Lo ha raccontato Chiara, la sorella di Giulia Tramontano, testimone in aula al processo in cui è imputato Alessandro Impagnatiello.
La testimone ha raccontato di acqua che odorava di "candeggina" e dei costanti dolori allo stomaco della sorella. "Beveva tante tisane – ha aggiunto – ma non trovava sollievo". Impagnatiello è accusato di averla avvelenata per mesi con un topicida.
"Giulia era propensa a interrompere la gravidanza perché non voleva vedere negli occhi del figlio quelli di chi le aveva provocato tanto dolore e le aveva detto tante bugie", ha detto Chiara Tramontano, ripercorrendo passo a passo quella relazione fin da subito difficile tra la sorella e Impagnatiello.
Ha ricordato del giorno in cui Giulia, commossa, aveva mandato la foto del test di gravidanza "positivo", ma il giorno dopo disse alla sorella che "era una brutta notizia perché il bambino non era gradito" dal padre.
"Lei si era sentita già madre – ha aggiunto Chiara – ma avrebbe proceduto a contattare il medico di base per l'interruzione di gravidanza". Alla fine dopo un secondo ripensamento il bimbo venne tenuto, Giulia lo avrebbe anche "cresciuto da sola" (ANSA)