Crespellano di Valsamoggia. Inaugurato il nuovo centro culturale giovanile dedicato a Chiara Gualzetti.
"Il male deve trovare una via per diventare bene, e una cosa terribile e tragica come quella che è successa a Chiara Gualzetti deve diventare un motivo per aiutare i giovani a trovare sé stessi e ad imparare a volersi bene".
Con queste parole l'arcivescovo di Bologna, Cardinale Matteo Zuppi, ha inaugurato ieri mattina a Crespellano, nel Bolognese, il centro culturale giovanile intitolato a Chiara Gualzetti, la 15enne uccisa il 27 giugno 2021 a Monteveglio da quello che credeva un amico, un ragazzo poco più grande di lei, all'epoca minorenne.
La struttura, in Piazza della Pace, sarà un punto di riferimento e di aggregazione contro la violenza, il cyberbullismo e l'indifferenza, attraverso corsi di formazione di vario genere, anche per difendersi dai pericoli del web, e per promuovere una cultura dell'ascolto. All'interno i ragazzi non potranno portare i cellulari, come ha più volte sottolineato durante la progettazione il papà di Chiara.
"Spero che questo centro svolga la sua funzione per i ragazzi che hanno intenzione di cambiare un po' il sistema di socializzazione – ha detto Vincenzo Gualzetti intervenendo all'inaugurazione – l'intenzione è dare ai giovani qualche valore in più rispetto al mondo virtuale nel quale molti vivono, e che porta molta anaffettività".
Il padre della 15enne uccisa ha aggiunto di avere apprezzato la solidarietà della comunità di Valsamoggia: "A distanza di tre anni si fa ancora qualcosa in nome di mia figlia, questo dimostra che la gente non dimentica". (ANSA)