La Salle. Caso Nathalie Laisne. Il Procuratore di Aosta: "Si tratterebbe di un femminicidio premeditato".
Si tratta di Auriane Nathalie Laisne, la ragazza francese di 22 anni ritrovata senza vita nella chiesetta diroccata a Equilivaz di La Salle. Per il suo omicidio è gravemente indiziato Teima Sohaib, 21 anni, cittadino italiano di origine egiziana per anni residente a Fermo.
Il giovane è stato arrestato ieri, 10 aprile, a Lione dalla Gendarmerie francese. I due ragazzi intrattenevano una relazione stabile e, da quanto si è appreso, già problematica: Teima Sohaib era soggetto ad un provvedimento di allontanamento dalla giovane emesso dall'autorità francese.
Nonostante questo i due si sarebbero allontanati insieme, viaggiando attraverso il Traforo del Monte Bianco per raggiungere l'Italia. La data dell'ingresso in Valle d'Aosta è il 25 marzo, la data probabile del gesto efferato è da individuare fra il 26 e il 27 appena successivo.
A fare il punto sulla vicenda in conferenza stampa sono la Procura e i Carabinieri del comando di Aosta, di fronte ad un drappello di giornalisti di varie redazioni nazionali. Alcuni elementi appaiono certi, sebbene – specifica il Procuratore capo, Luca Ceccanti – ci si trovi ancora in una fase di indagine, il giovane è quindi da ritenersi solo un indiziato.
"La nostra ipotesi è che l'omicidio sia premeditato, si tratterebbe di un femminicidio, un tentativo di annullamento della volontà, una manifestazione di potere nei confronti della ragazza", ha specificato il Pm Ceccanti.
Lo stesso Procuratore capo, poi, ha ringraziato gli investigatori per la celerità e la precisione: "Le indagini si sono svolte in modo rapido e proseguiranno. Peraltro, fino adesso hanno avuto un grado di complessità notevole. L'indagato è espatriato in Francia in un momento appena successivo al fatto per cui è gravemente indiziato. Il merito deve andare ai Carabinieri". (di Giuseppe Manuel Cipollone – AostaNews24)