Savona. Omicidio Etleva Kanolja. Il marito a processo minimizza: "Mai picchiata, ho perso il controllo".
"Ho perso il controllo e non sono riuscito a capire che cosa ho fatto. Mi sono pentito subito". Queste le parole di Selami Bodi davanti alla Corte d'Assise di Savona.
L'uomo, nell'udienza tenutasi ieri mattina, ha risposto alle domande del pubblico Ministero Giovanni Battista Ferro, degli avvocati delle parti civili e dei suoi difensori, sull'omicidio della moglie Etleva Kanolja, avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2023 nella loro abitazione a Savona.
L'imputato, difeso dall'avvocato Rosanna Rebagliati, dopo aver avuto una discussione per futili motivi con la coniuge, si era accorto che la stessa si era chiusa in camera da letto. Sentendola parlare al telefono con qualcuno, l'aveva aggredita e stretta con forza al collo, fino a quando la vittima aveva perso i sensi. Era stato proprio il marito quindi a richiedere l'intervento del personale medico, quando si era reso conto della gravità del suo gesto.
"Mia moglie prima di andare a dormire si è chiusa in camera. Da un po' di minuti avevo sentito la sua voce al telefono io mi sono alzato e ho bussato alla porta. Poi mi ha aperto e le ho chiesto con chi era al telefono. Mia moglie ha fatto un espressione nel volto nel senso di non rispondermi" – ha riferito Bodi, rispondendo alle domande del Pm.
"Nel momento in cui mi ero reso conto che a malapena respirava, mi sono fermato non la volevo uccidere. Ho cercato di rianimarla con due massaggi cardiaci. Ho visto che non reagiva, che stava male, mi è preso il panico e ho dovuto chiamare il 118. Non aveva ragione per chiudersi a chiave, non aveva mai fatto un gesto del genere".
Etleva lamentava il fatto che il marito fosse geloso e che spesso la picchiava. "Capitava di litigare. Lei voleva stare più dai suoi genitori. Non è mai successa una cosa del genere, non l'ho mai picchiata mia moglie. Anche se la sgridavo era senza cattiveria" – ha ribadito l'imputato, sempre rispondendo alle domande del Pubblico Ministero. (di Luciano Parodi – Savonanews.it)