Cassazione. Omicidio Roberta Perillo a San Severo. Definitiva la condanna a 20 anni per Francesco D'Angelo.
La Corte di Cassazione, in accoglimento delle richieste dell'avvocato Guido De Rossi, difensore dei genitori di Roberta Perillo, e del Procuratore Generale, ha rigettato il ricorso contro la sentenza della Corte d'Appello di Bari a carico di Francesco D'Angelo.
L'uomo è stato dunque riconosciuto, in via definitiva, responsabile dell'efferato omicidio dell'ex compagna Roberta Perillo, 32 anni, consumato l'11 luglio 2019 a San Severo in provincia di Foggia. Confermata quindi la condanna a 20 anni di reclusione inflittagli dal Giudice di secondo grado.
La difesa dell'imputato aveva invocato, in particolare, l'annullamento della sentenza d'Appello lamentando il disconoscimento delle attenuanti generiche, la cui concessione avrebbe determinato una ulteriore e consistente riduzione della pena.
La sentenza di secondo grado, confermata dalla Cassazione, aveva ribadito che l'imputato non fosse meritevole dell'attenuante in quanto, pur confessando agli inquirenti la commissione del delitto, aveva manifestato "un'attenzione pressoché totale verso l'occultamento di dettagli che ne avrebbero aggravato la responsabilità", rendendo, in sostanza, una ricostruzione mendace di quanto accaduto in quel drammatico pomeriggio di luglio del 2019.
Il verdetto era atteso con estremo interesse dall'opinione pubblica della città di San Severo, dove la 32enne risiedeva. La comunità ha sempre apprezzato e condiviso le numerose manifestazioni in ricordo della giovane concittadina assassinata, alla quale, proprio nelle ultime ore, l'Amministrazione Comunale ha intitolato, con popolare condivisione, una strada del paese. (La Gazzetta di San Severo)