Milano. La difesa di Impagnatiello: "Soffre di disturi ossessivi, ha ucciso Tramontano in un blackout".
Alessandro Impagnatiello "non era in sé e ha avuto un blackout" quando, il 27 maggio dello scorso anno, ha ucciso la convivente Giulia Tramontano, 29 anni, incinta al settimo mese di gravidanza e che voleva lasciarlo.
È questa, in sintesi, la conclusione della consulenza depositata dalla difesa del 30enne ex barman che, secondo gli esperti nominati dai legali, soffre di un "disturbo ossessivo e paranoico", dovuto al suo "forte narcisismo".
Gli esiti della consulenza, depositata alla Corte d'Assise di Milano, sono stati anticipati dalla quotidiano la Repubblica online e confermati da fonti qualificate, scrive l'Ansa. Con tale consulenza la difesa punta a chiedere una perizia psichiatrica per accertare un vizio di mente.
Impagnatiello, infatti, accusato di omicidio volontario aggravato anche dalla premeditazione, se riconosciuto totalmente capace di intendere e volere, rischia la condanna all'ergastolo. La perizia psichiatrica, nel caso riuscisse a provare un vizio di mente, potrebbe diminuire la pena per l'imputato. (RaiNews)