Conegliano. Omicidio Ceschin. L'ordinanza di custodia cautelare rinviata al Tribunale del Riesame.

Immagine della notizia (Immagine di Szeder László su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Conegliano. Omicidio Ceschin. L'ordinanza di custodia cautelare rinviata al Tribunale del Riesame.

«Se l'impianto accusatorio fosse debole o se non ci fossero prove a carico di Enzo Lorenzon e gli altri indagati, la Cassazione li avrebbe già rimessi in libertà».

Sono le parole del procuratore di Treviso, Marco Martani, riguardo alla decisione della Corte di Cassazione che ha rinviato al tribunale del Riesame l'ordinanza di custodia cautelare a carico dei presunti responsabili dell'omicidio di Margherita Ceschin, la pensionata di 72 anni uccisa la sera del 23 giugno 2023 a Conegliano.

«Le intercettazioni sono legittime e utilizzabili – continua Martani –. La Cassazione dice che devono essere approfondite le motivazioni secondo cui quanto detto al telefono dagli indagati configuri il fatto che erano d'accordo nel pianificare il delitto».

«Di certo – chiude il procuratore – al Riesame porteremo anche il biglietto che Sergio Antonio Luciano Lorenzo voleva far recapitare a Enzo Lorenzon, che per noi è una prova del loro coinvolgimento»

Di diverso avviso, invece, le difese. «La pronuncia della Cassazione dimostra che quanto sostenuto dalla difesa era corretto: mancano indizi che siano loro gli assassini, e soprattutto è totalmente assertivo che Lorenzon sia il mandante e Guzman un intermediario» ha affermato l'avvocato Fabio Crea.

«La motivazione di questo annullamento indebolisce ulteriormente il quadro accusatorio. Tenuto conto delle intercettazioni, non c'è responsabilità» ha invece sottolineato l'avvocato Mauro Serpico. (di Giuliano Pavan – Il Gazzettino)

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