Taurisano. Omicidio Aneta Danelczyk. Chiesta la perizia psichiatrica per il marito: "Non ricorda nulla".
Era capace di intendere e di volere Albano Galati quando ha ucciso la moglie Aneta Danelczyk con oltre venti coltellate?
I dubbi vengono messi nero su bianco nella consulenza di parte, a firma dello psichiatra Elio Serra, che in queste settimane ha incontrato in carcere il 56enne di Taurisano, dietro le sbarre con le accuse di omicidio volontario aggravato per aver tolto la vita alla coniuge 49enne lo scorso 16 marzo nell'abitazione della coppia in provincia di Lecce.
L'uomo avrebbe delle amnesie sul fatto. Non ricorderebbe nulla, neppure di aver tentato il suicidio in carcere. Sintomi, a parere dello psichiatra di parte, di un possibile stato dissociativo che andrebbe ad incidere sulla sua effettiva capacità di intendere e di volere che dovrà essere verificata nel corso di un incidente probatorio da un pool di esperti. Tra l'altro il 56enne, negli ultimi tempi, era in cura presso il Centro di Igiene mentale di Casarano.
La consulenza, a breve, verrà depositata dagli avvocati dell'uomo, i legali Luca Puce e Davide Micaletto. E, a quel punto, la giudice per le indagini preliminari Giulia Proto valuterà se disporre l'incidente probatorio. Un passaggio fondamentale per comprendere se l'uxoricida fosse nelle piene facoltà intellettive quando ha ucciso la moglie. (Corriere Salentino)