Modena. Omicidio Alice Neri. Le parole del collega con cui la donna aveva trascorso la serata al bar.
Ieri alla Corte d'Assise di Modena una nuova udienza del processo a carico di Mohamed Gaaloul, il 30enne accusato di avere ucciso Alice Neri.
A parlare in aula, dopo il fratello della vittima, Matteo Marzoli, è stato proprio Marco Cuccui, il collega di Alice con cui la vittima trascorse l'ultima serata nello Smart Cafè di Concordia. "Lavoravamo insieme alla Wam e il 10 novembre eravamo già usciti insieme, sempre allo Smart Cafè – ha detto Cuccui –. Abbiamo parlato di lavoro, della verniciatura, delle sue passioni. Alice mi ha detto che era sposata e aveva una bambina".
"Siamo rimasti lì sette ore, dalle 20 alle 3:31 – ha continuato Cuccui –. Alice era tranquillissima". Verso il termine della serata: "Ho tirato su il telefono ed erano le 2 e mezza e ho detto 'bisogna che andiamo'". Una volta fuori dal locale, "Ho avuto una discussione con un ragazzo che voleva una cartina: gli ho detto che non le avevo. Quando sono partito – ha spiegato ancora -, sembrava che Alice, in auto, stesse impostando il navigatore".
Cuccui ha riferito che quel ragazzo con cui aveva avuto un alterco, poi, si era allontanato. "Quell'uomo, che le ha chiesto la cartina, lo riconosce nella figura dell'imputato?", ha chiesto la presidente Russo e Cuccui ha risposto: "Potrebbe esserlo come potrebbe non esserlo, non ho la certezza". (di Valentina Reggiani – Il Resto del Carlino)