Lanciano. Omicidio Annamaria D'Eliseo. Giudizio immediato per il marito Aldo Rodolfo Di Nunzio.
Nessuna voce femminile nella registrazione audio che incastrerebbe Aldo Rodolfo Di Nunzio, 71 anni, per la morte della moglie Annamaria D'Eliseo.
È la conclusione a cui è giunta la controperizia commissionata dagli avvocati Alberto Paone e Silvia De Santis al super consulente Marco Perino e che è stata depositata ieri in aula, all'apertura del processo in Corte d'Assise, a Lanciano, che vede imputato Di Nunzio per l'omicidio volontario della moglie.
D'Eliseo, collaboratrice scolastica di 60 anni, venne rinvenuta senza vita il 15 luglio 2022 nella cantina-garage dell'abitazione di famiglia in via Iconicella. A trovare il corpo fu il marito, unico presente in casa, che al 112 disse che la donna si era tolta la vita impiccandosi con un filo elettrico al soffitto. Versione messa in dubbio da Carabinieri e dalla Procura, per i quali l'uomo avrebbe strangolato la moglie per poi inscenare un suicidio.
«Nell'analisi eseguita da Perino emerge una voce di sesso maschile e nessuna femminile», spiega l'avvocato Paone, «in contrapposizione, quindi, con quanto emerso dalla relazione tecnica del consulente del pubblico ministero. Il nostro consulente sente pronunciare le parole "Guarda me" e non "Lasciami", mentre non è stato evinto alcun gemito femminile».
«Alla luce di questo nuovo esame, depositeremo istanza di revoca della custodia cautelare in carcere», annuncia Paone, «con la richiesta di remissione in libertà o, in subordine, la detenzione domiciliare. Per noi non sussistono elementi di colpevolezza a carico del nostro assistito». (di Stefania Sorge – Il Centro)