Taurisano. Ha ucciso la moglie Aneta Danelczyk: Disposta la perizia psichiatrica per Albano Galati.
La gip Giulia Proto ha disposto una perizia psichiatrica per accertare le condizioni dell'uxoricida Albano Galati, il 56enne che lo scorso 16 marzo ha ucciso con oltre venti coltellate la moglie Aneta Danelczyk, nell'abitazione di via Corvaglia a Taurisano (Lecce).
L'incarico sarà conferito al professore di psicopatologia forense presso la Facoltà di medicina e chirurgia di Bari, con la forma dell'incidente probatorio. Un approfondimento caldeggiato sin dalle prime battute dell'inchiesta dagli avvocati dell'assassino, i legali Davide Micaletto e Luca Puce, i quali hanno depositato una consulenza di parte, a firma dello psichiatra Elio Serra.
L'uomo, nel corso dei colloqui, avrebbe manifestato delle amnesie sul fatto. Non ricorderebbe nulla di quel giorno. E non ricorderebbe neppure di aver tentato il suicidio in carcere. Sintomi, a parere dello psichiatra di parte, di un possibile stato dissociativo che avrebbe inciso sulla sua effettiva capacità di intendere e di volere.
In un passaggio della consulenza, si legge che "l'aggressore, a seguito di una provocazione psicologicamente intensa reale o immaginata, entra in uno stato dissociativo. Conservando solo in parte la coscienza, inizia ad agire in base a comportamenti automatici. Commette quindi il crimine in uno stato di incoscienza, come se fosse traumatizzato dal proprio stato emotivo. Quando viene poi ripresa consapevolezza, il carnefice presenta difficoltà a far riemergere il ricordo del crimine appena commesso".
A suffragare uno stato psicofisico alterato, c'è anche un'ampia documentazione medica che attesta come l'assassino fosse in cura presso il Cim già dal 2011. Insomma, tutti questi elementi hanno convinto la giudice a comprendere le effettive condizioni dell'assassino. (di Fra.Oli. – Corriere Salentino)