Milano. Omicidio Giulia Tramontano. "Il luminol in casa mostra la premeditazione del delitto".
Oggi al Tribunale di Milano si è tenuta un'altra udienza del processo ad Alessandro Impagnatiello, accusato dell'omicidio della compagna Giulia Tramontano.
Sono stati ascoltati gli agenti che hanno seguito le varie fasi dell'indagine. Innanzitutto il colonnello Christian Marchetti, responsabile del Sis di Milano, che ha presentato i risultati delle analisi con il luminol, la sostanza che rende luminescenti anche le più piccole tracce di sangue.
«Sull'auto abbiamo trovato due luminescenze – ha dichiarato Marchetti –, una particolarmente importante nel baule. Il luminol è durato 5 minuti (di solito resta per pochi secondi) ed era visibile a occhio nudo. Di sicuro era presente un grosso quantitativo di sangue».
Poi è stato ascoltato poi il vice brigadiere Emilio Torani: «Sia all'esterno sia all'interno della casa abbiamo rilevato luminescenze molto intense e durature. Inoltre – spiega –, tutte queste tracce di sangue avevano la forma della striatura da mocio, segno che erano state pulite. È stata trovata luminescenza anche sulle scarpe di Impagnatiello».
"Nell'udienza di oggi sono emersi degli elementi da cui si evince ancora una volta che il comportamento e la scelta da parte dell'imputato di porre fine all'esistenza di Giulia e del proprio bambino, non si è trattato sicuramente di un'evenienza estemporanea", ha dichiarato al termine della seduta l'avvocato Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia della vittima.
"Perché altrimenti non ci sapremmo spiegare il motivo per il quale il tappeto che fa parte degli arredi della casa non rechi tracce ematiche così come anche il divano. Devono essere stati coperti prima che si determinasse il criminale e bieco intento", ha concluso l'avvocato Cacciapuoti. (LaPresse)