Treviso. Nasce "Casa Rotary Vanessa", un rifugio per proteggere le donne vittime di violenza.

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Treviso. Nasce "Casa Rotary Vanessa", un rifugio per proteggere le donne vittime di violenza.

Un rifugio sicuro per le donne vittime di violenza e i loro figli, un luogo dove sentirsi accolte, protette, dove poter ripartire, trovare la forza per ricostruire un proprio progetto, realizzarsi e rendersi autonome, superando il senso di solitudine, grazie a un percorso di aiuto e accompagnamento.

È il progetto presentato, venerdì 31 maggio in Vescovado a Treviso, promosso da fondazione Opera Pia Maurocordato, Rotary club Treviso Terraglio e centro antiviolenza Telefono Rosa.

Presenti il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, il sindaco di Treviso, Mario Conte, il presidente di Opera Pia Maurocordato, Sergio Criveller, il presidente del Rotary club Treviso Terraglio, Riccardo Piazza, la presidente del Centro antiviolenza Telefono Rosa di Treviso, Maria Stella Di Bartolo, il delegato Ezio Lanteri, che ha portato i saluti della governatrice di distretto del Rotary Triveneto, Anna Favero, assieme a numerose autorità civili, militari e religiose.

L'abitazione si chiama "Casa Rotary Vanessa" ed è un modo, innanzitutto, per ribadire l'impegno dei promotori contro la violenza di genere; un luogo di sicurezza e speranza dedicato alla memoria di Vanessa Ballan, la giovane donna uccisa a Riese Pio X, assieme al figlio che portava in grembo, lo scorso 19 dicembre.

E proprio i famigliari di Vanessa, il compagno, i genitori e il fratello, che hanno acconsentito a dare il suo nome alla casa e hanno potuto conoscere il progetto, hanno voluto partecipare alla presentazione in vescovado.

Il progetto, il cui nome completo è "Casa Rotary Vanessa: No alla violenza di genere", mira a trasformare il dolore per la sua perdita in qualcosa di tangibile a contrasto della violenza sulle donne. Non è la prima volta che Rotary, Fondazione Maurocordato, e Centro antiviolenza lavorano insieme: poco più di un anno fa, infatti, era stata presentata la prima "Casa Rotary", all'epoca unica struttura di transizione di tutta la provincia.

Ora le case sono due, ed entrambe saranno gestite dal Centro antiviolenza, che valuta gli accessi attraverso dei protocolli prestabiliti e accompagna le donne vittime di violenza offrendo anche supporto psicologico e legale.

Fondazione Opera Pia Maurocordato mette a disposizione, come per la prima "Casa Rotary", un appartamento ristrutturato e arredato, con due camere, dove è possibile ospitare temporaneamente le donne che ne hanno necessità, eventualmente anche con i loro figli. Molto spesso le donne vittime di violenza familiare non sono autonome dal punto di vista economico e non hanno una casa di proprietà o in comproprietà.

Per questo motivo, proprio la casa è qualcosa di fondamentale da cui ripartire e dove ritrovare serenità e speranza nel futuro, e dove, prima di tutto, mettere in salvo la propria vita. Il Rotary club Treviso Terraglio, grazie anche ai contributi degli altri club della rete Rotary, sostiene economicamente il progetto, coprendo i costi dell'affitto, fornito da Maurocordato a un prezzo estremamente vantaggioso, e le utenze. Inoltre, si fa carico del finanziamento di corsi di formazione e percorsi per promuovere l'autonomia delle donne ospitate.

Con questi progetti, i promotori divengono modello di collaborazione virtuoso e di fiducia reciproca. L'intento è quello di dare un segnale forte, favorire la cultura del rispetto, contrastare il dilagare degli episodi di violenza sulle donne e dei femminicidi, ma anche indicare un lavoro di rete e un percorso che altre associazioni possono intraprendere, dando vita a nuovi preziosi progetti. (Diocesi di Treviso)

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