Zola Predosa. Grande commozione per l'ultimo saluto a Sofia Stefani. I genitori: "Chiediamo giustizia".
"Per Sofia Stefani chiediamo giustizia, che non può restituire la vita, ma è importante perché la fragile vita di ogni persona, e specialmente delle donne sia rispettata".
Il cardinale Matteo Zuppi ha affidato a un messaggio letto dal parroco nel corso dell'omelia per dare voce ad un sentimento condiviso dalle centinaia di persone che stamattina, nell'Abbazia dei Santi Nicolò e Agata di Zola Predosa (Bologna), hanno partecipato al funerale di della vigile di 33 anni uccisa con un colpo di pistola esploso nella sede della polizia locale di Anzola Emilia.
Un rito funebre celebrato nella cittadina dove la giovane è cresciuta e vissuta assieme ai genitori Angela e Bruno. Tutti affiancati nel primo banco dell'Abbazia, dove il parroco di Zola, il monsignor Gino Strazzari, e il parroco di Anzola, don Graziano Pasini, hanno celebrato il funerale.
Al centro della navata il feretro bianco coperto dalla bandiera della pace sulla quale poggiava il cappello d'ordinanza di Sofia Stefani. Al termine del rito, sull'ambone, hanno preso la parola i genitori che hanno letto alcuni versi.
"Arrivederci carissima Sofia! Mamma Angela, papà Bruno, Stefano, i cugini, gli amici, i colleghi che rispettano la vita, i diritti ed i sentimenti umani, possano e desiderino averti sempre nella mente e nel cuore. Con gratitudine per tutto ciò che hai donato loro spassionatamente nel tuo transito terreno".
Nel ricordo distribuito ai presenti il suggerimento di ricordare Sofia con donazioni alle associazioni Malala, Portico della Pace, Casa delle donne per non subire violenza e Cucine Popolari. (di Gabriele Mignardi – il Resto del Carlino)