Senago. Omicidio Giulia Tramontano. Dopo l'ergastolo in Appello, Impagnatiello ricorre in Cassazione.

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Senago. Omicidio Giulia Tramontano. Dopo l'ergastolo in Appello, Impagnatiello ricorre in Cassazione.

Per Alessandro Impagnatiello la riduzione della pena dall'ergastolo a 30 anni di reclusione sembra una strada più che percorribile. Il 27enne, che il 27 maggio 2023 massacrò di coltellate a Senago la compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, vuole infatti continuare la battaglia legale per cancellare l'unica aggravante rimasta, quella della crudeltà, e per avere accesso alle attenuanti generiche.

Sono state le legali Samanta Barbaglia e Giulia Geradini a depositare in Cassazione il ricorso contro la sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano, lo scorso 25 giugno, aveva confermato l'ergastolo per l'ex barman. Il caso era già stato portato sul tavolo degli ermellini dalla Procura generale, che invece spinge per il riconoscimento dell'aggravante della premeditazione.

Il primo round tra gli avvocati e gli inquirenti era stato vinto dai legali dell'imputato, che erano riusciti a ottenere la cancellazione proprio della premeditazione perché il comportamento del 27enne era stato «goffo e approssimativo».

Non solo. Secondo le motivazioni dei giudici, il topicida somministrato di nascosto alla compagna in quantitativi sempre maggiori avrebbe avuto il solo scopo di causare «l'aborto del feto», dando così una «drastica "soluzione"» a quello che Impagnatiello considerava un problema per la sua vita professionale e privata.

Per i PM, invece, Impagnatiello aveva pianificato ogni singolo dettaglio. Da ben prima dell'aggressione con cui, infierendo sulla compagna con 37 coltellate, ha ucciso Giulia Tramontano e il piccolo Thiago. Lo scorso luglio, Impagnatiello si era visto negato l'accesso alla giustizia riparativa, ma la decisione della Cassazione potrebbe davvero cambiare tutto. Anche solo il riconoscimento delle attenuanti generiche rimetterebbe in discussione la condanna all'ergastolo. (Open)

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