Voce su Sharon Micheletti
Sharon Micheletti, 30 anni, fu uccisa dall'ex compagno Antonio Vicari, 65 anni, nel pomeriggio del 13 giugno 2021 a Roverino, una frazione del comune di Ventimiglia in provincia di Imperia.[1]
Uno scorcio di Ventimiglia scattato dalla foce del fiume Roia (di Villlamania, licenza CC BY 3.0)
La vittima si trovava in auto insieme a un amico. Il sessantacinquenne era in strada, nelle vicinanze, probabilmente li stava pedinando. Quando l'amico parcheggiò la vettura e scese per recarsi in un bar, Vicari si accostò all'abitacolo armato di pistola. La giovane, rimasta seduta sul sedile del passeggero, fu raggiunta da almeno tre proiettili, esplosi dal malintenzionato a distanza ravvicinata. Il decesso della trentenne sopraggiunse prima dell'arrivo dei soccorsi sul posto.[2][3]
Alcuni passanti si accorsero dell'agguato, tra cui l'amico della vittima nel bar. L'omicida si diresse verso il locale, probabilmente per colpire anche il giovane che era in compagnia della trentenne. Quest'ultimo avrebbe provato a fuggire da una porta secondaria, mentre la titolare chiuse tempestivamente l'ingresso principale in modo che il sessantacinquenne non potesse recarsi all'interno.[4]
Vicari, dopo aver desistito nell'intenzione di entrare nel bar, fuggì dal posto fino ad arrivare sul greto del fiume Roia, a poche centinaia di metri di distanza dal luogo del delitto. Lì si suicidò, sparandosi con la stessa arma da fuoco utilizzata per freddare l'ex compagna.[5][6]
L'ingresso della Cattedrale di S.Maria Assunta, a Ventimiglia in provincia di Imperia, dove sono stati celebrati i funerali di Sharon Micheletti (di Lemone, licenza CC BY-SA 4.0)
I due avevano avuto una breve relazione, cominciata nel 2017. Poi Vicari era finito in carcere dopo essere stato condannato in via definitiva per violenza sessuale e minacce nei confronti di un'altra donna, sua ex moglie. Micheletti in seguito si era sposata con un altro uomo e aveva avuto un bambino di 5 anni. Dopo essere tornato a piede libero, Vicari aveva cominciato a molestare e minacciare più volte Sharon. Per quegli episodi la trentenne lo aveva denunciato due volte, il 28 marzo e il 1º giugno 2021.[7][8]
Le due suddette querele furono presentate per minaccia, classificate come "semplici", non per stalking. La donna non avrebbe descritto i fatti nella loro interezza e, al contempo, i Carabinieri non considerarono "seriale" la condotta dell'uomo. Lei aveva raccontato di non essere mai stata aggredita fisicamente e non si era mai rivolta ad un Centro Antiviolenza.
Il profilo social del sessantacinquenne era caratterizzato da molteplici messaggi minatori e conteneva foto che lo ritraevano armato di pistole e fucili, tuttavia non fu controllato dalle forze dell'ordine all'atto delle due denunce. Per tali motivi non era scattata la procedura del "Codice Rosso" che avrebbe potuto proteggere la vittima.[9][10]