Voce su Elena Belloli
Elena Belloli, 52 anni, è stata uccisa in casa dal marito Rubens Bertocchi, 54 anni, il 5 giugno 2025 a Cene in provincia di Bergamo. Dopo aver compiuto l'omicidio, l'uomo si è tolto la vita.[1][2]

Uno scorcio della Chiesa di San Zenone a Cene, in provincia di Bergamo, dove sono stati celerati i funerali di Elena Belloli (di Ago76, licenza CC BY-SA 3.0)
A dare l'allarme, nel corso tardo pomeriggio, sarebbe stata una vicina di casa, allertata dal rumore dell'esplosione di vari colpi di pistola. Poco dopo sul posto è arrivato il figlio maggiorenne della coppia, che però non poteva entrare nell'appartamento in via Fanti perché la porta d'ingresso era chiusa a chiave dall'interno. Per aprirla è stato necessario l'intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco, arrivati da Gazzaniga, insieme ai Carabinieri della Compagnia di Clusone e del Nucleo investigativo di Bergamo.
Appena varcata la soglia d'ingresso, i militari hanno trovato i corpi esanimi di marito e moglie. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di entrambi. Bertocchi ha ucciso la coniuge a colpi d'arma da fuoco, poi ha rivolto la medesima arma contro sé stesso, suicidandosi.
La pistola utilizzata per compiere l'omicidio era regolarmente detenuta dal cinquantaquattrenne per uso sportivo.[3] L'uomo, negli ultimi anni, era impiegato come custode e guardia giurata a Bergamo. In passato aveva gestito insieme alla moglie un negozio di alimentari, proprio sotto casa in via Fanti. La signora Belloli invece era impiegata come geometra in uno studio di architettura a Cene. La coppia aveva due figli, di 21 e 11 anni.[4]
Prima di suicidarsi, Bertocchi ha inviato un messaggio ad un amico per annunciare l'estremo gesto: "L'ho uccisa, mi sparo". In casa aveva anche lasciato un biglietto: "Non ce la faccio più", avrebbe scritto. Il cinquantaquattrenne avrebbe esploso circa sette colpi. L'esame autoptico ha rilevato che la donna è stata raggiunta da sei proiettili: due al collo, due alla testa, uno al torace e uno al braccio. L'omicida, successivamente, si è tolto la vita sparandosi un colpo al petto.[3]
Secondo le ipotesi degli inquirenti, l'uomo avrebbe sospettato di una relazione extraconiugale della moglie. Conoscenti e parenti hanno riferito di non aver mai colto "segnali di pericolo" riguardanti la coppia. "Quando ho saputo quel che era successo – ha commentato il sindaco di Cene – ho pensato subito a un'altra famiglia, in paese ci sono alcune situazioni delicate che monitoriamo. Mai e poi mai avrei immaginato che questa storia riguardasse Elena e Rubens.[5]