Voce su Anastasia Trofimova e Andromeda
Anastasia Trofimova, 28 anni, e sua figlia Andromeda, 1 anno, sono state trovate morte nel pomeriggio di sabato 7 giugno 2025 nel parco di Villa Doria Pamphilj a Roma.[1]

Uno scorcio del Parco di Villa Doria Pamphilj a Roma (di Gabriele Giuseppini, licenza CC BY 3.0)
Il cadavere della bambina presentava un trauma al braccio, mentre quello della madre è stato rinvenuto qualche ora dopo, sotto un cespuglio di oleandri e coperto da un sacco nero. Le due vittime erano conosciute in zona e una persona aveva segnalato la loro scomparsa da diversi giorni.[2]
Secondo la prima ispezione medico-legale, mamma e figlia sarebbero morte a distanza di almeno quattro giorni l'una dall'altra. La ventottenne sarebbe deceduta per prima e, dato l'avanzato stato di decomposizione del cadavere, non erano stati inizialmente trovati evidenti segni di violenza. È avanzata tuttavia l'ipotesi che potesse essere stata soffocata o avvelenata. La piccola invece, deceduta giorni dopo, presentava segni di violenza ed è stata uccisa per soffocamento. La persona che l'ha tenuta con sé l'avrebbe picchiata e, come ultimo atto di violenza, le avrebbe ostruito le vie respiratorie.
Le due vittime erano in compagnia di un uomo che, dopo la loro morte, è scappato all'estero. Gli investigatori avevano sentito una spazzina del Servizio Giardini del parco che, giorni prima del ritrovamento dei cadaveri, aveva visto la giovane e il compagno, insieme alla piccola tirare su un giaciglio di fortuna. Il precedente 3 giugno le vittime erano vive, mentre l'individuo era stato coinvolto in una rissa all'interno di un locale nel centro della Capitale.[3] Nei giorni seguenti si sono perse le tracce della donna, mentre le telecamere di videosorveglianza avevano ripreso l'uomo che teneva in braccio la bambina con addosso dei vestitini, poi ritrovati in un cestino, non molto lontano dalla scena del crimine.
Secondo le ricostruzioni, l'uomo, Trofimova e la figlia Andromeda avrebbero vissuto nella zona del Mercato San Silverio per gran parte del mese di maggio, prima di trasferirsi nel parco di Villa Pamphilj. Proprio intorno alla zona dove si erano accampati, una persona aveva visto la giovane e un uomo litigare animatamente. Una lite tanto violenta da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Sul posto era giunta una volante della Polizia che li aveva schedati, ma gli agenti non avevano proceduto ad un'identificazione approfondita. L'individuo era stato segnalato alla Polizia di Roma in quattro diverse occasioni, ma era riuscito ad eludere i controlli pure essendo stato fermato.
Il 13 giugno 2025 il presunto omicida è stato arrestato sull'isola di Skiathos in Grecia.[4] La Procura di Roma aveva emesso un mandato di arresto europeo, contestando a carico dell'uomo l'omicidio della bambina e l'occultamento del cadavere della ventottenne, che risultava essere la sua compagna. Gli inquirenti, in attesa di ulteriori accertamenti dall'esame autoptico, non avevano tuttavia escluso il duplice omicidio.[5]
Il sospettato è Charles Francis Kaufmann, un cittadino statunitense di 46 anni che si faceva chiamare Rexal Ford. In Italia, invece, si presentava con il nome di Matteo Capozzi. L'identità della donna e della bambina sono rimaste ignote nelle prime fasi delle indagini. Circa dieci giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri, grazie anche ad una segnalazione alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", sono stati resi noti i loro nomi.
La ventottenne era Anastasia Trofimova, originaria della Russia e arrivata in Europa nel 2023 da Omsk, una città situata nella parte sud-occidentale della Siberia e capoluogo della regione omonima. La giovane aveva conosciuto Kaufmann a Malta e con lui aveva iniziato una relazione. Nel giugno del 2024, dalla loro unione, era nata la figlia Andromeda. Nei mesi successivi, i tre avevano lasciato lo stato insulare per raggiungere l'Italia. Dalla Sicilia si erano poi spostati nella Capitale. A Roma la ventottenne si presentava come Stella Ford.[1]
Dopo l'arresto in Grecia, la Corte d'Appello di Larissa ha dato il via libera all'estradizione e alla consegna alla magistratura italiana di Francis Kaufmann. Collegato in videoconferenza dal carcere di Larissa, l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, limitandosi a riferire ai PM della Procura di Roma di essere innocente.[6] L'estradizione è stata completata il successivo 11 luglio 2025, quando lo statunitense è stato accompagnato in Italia per poi essere condotto nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.[7]
Nella prima fase delle indagini, la Polizia Scientifica, comparando il DNA della piccola Andromeda, ha isolato su vari reperti recuperati dagli investigatori un profilo genetico maschile che per metà è riconducibile a quello di Francis Kaufmann. In particolare, sul telo nero sotto il quale è stato trovato il cadavere di Anastasia Trofimova, sono state rinvenute tracce biologiche miste, tra cui saliva e sangue, che forniscono un elemento probatorio che avvalora la tesi del duplice omicidio.[8]
Il 15 luglio 2025, nel corso dell'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari, lo statunitense si è avvalso della facoltà di non rispondere.[9] Il DNA prelevato dall'uomo ha confermato che la piccola Andromeda era sua figlia. Inoltre, il materiale genetico del quarantaseienne è stato rinvenuto anche sulla busta che copriva il cadavere di Anastasia Trofimova a Villa Pamphilj e sul reggiseno che la donna indossava.[10]
Nelle settimane successive, gli accertamenti degli esami istologici richiesti dalla Procura hanno rafforzato l'ipotesi del duplice omicidio. Sul cadavere di Anastasia Trofimova sono stati evidenziati degli "stravasi ematici in alcuni dei prelievi effettuati in corrispondenza dei tessuti molli anteriori del collo e, nello specifico, nei prelievi attribuibili alle aree anatomiche peri-ioidea e tiroidea". Tali reperti, secondo la relazione del medico legale, «si riscontrano con una certa frequenza, nella comune pratica forense, nei casi di lesività prodotta da "pressione ab estrinseco" sulle regioni del collo». La ventottenne, dunque, sarebbe stata strangolata.[11]
Per Kaufmann fu così emessa una nuova ordinanza di custodia cautelare per l'omicidio volontario di Anastasia Trofimova, aggravato dalla relazione affettiva, e l'occultamento del cadavere della giovane. Secondo gli accertamenti autoptici, la vittima sarebbe stata aggredita e soffocata nel sonno, mentre dormiva accanto alla bambina, poiché non furono rilevati segni che indicassero un tentativo di difesa.[12]