Monte Roberto. L'autopsia su Sadjide: Uccisa a sprangate sul letto. Il tubo di ferro trovato dai Carabinieri.
È stata uccisa con il tubo di ferro trovato fuori casa dai Carabinieri, appoggiato a un muro, la 49enne macedone trovata morta il 3 dicembre scorso nell'abitazione di Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto (Ancona).
Sadjide ha provato anche a difendersi, ha fatto una difesa passiva, alzando le braccia dopo il primo di 3-4 colpi che le sono arrivati alla testa mentre si trovava sul letto e dove poi è stata trovata ormai senza vita dai militari sopraggiunti nell'abitazione attorno alle 10:30.
Non ci sarebbe stata una colluttazione. I colpi sono stati sferrati con violenza e le ferite sulla vittima sono risultate compatibili con il tubo di ferro. È quanto è emerso dai primi esiti dell'autopsia, eseguita ieri dal medico legale Angelo Montana all'istituto di Medicina Legale dell'ospedale di Torrette di Ancona.
Sempre dall'autopsia l'orario indicativo della morte è stato individuato in uno spazio temporale compreso tra le 3:00 e le 6:00 del mattino, quando la donna o ancora dormiva o si era appena svegliata. Il marito della vittima, Nazif Muslija, 50 anni, è ancora in carcere a Montacuto con l'accusa di omicidio volontario aggravato. È difeso dall'avvocata Gloria Dragonetti, a cui ieri si è aggiunta anche la collega Ekaterina Piazzolla.
L'uomo, di quella mattina, ha detto di non ricordarsi nulla. Dopo il femminicidio, Nazif è scomparso per più di un giorno. Si è allontanato a bordo di una Smart ed è stato trovato nel bosco di una frazione di Matelica, il 4 dicembre, di pomeriggio, attorno alle 16:30. (di Marina Verdenelli – il Resto del Carlino)