Voce su Donata De Bello
Donata De Bello, 48 anni, fu uccisa dal compagno Marco Basile, 33 anni, nell'abitazione in cui i due risiedevano nel quartiere Madonnella di Bari.[1]
Uno scorcio della Chiesa di San Giuseppe scattato dal lungomare Nazario Sauro nel quartiere Madonnella di Bari (di Fabio Cianciola, licenza CC BY-SA 3.0)
Il cadavere della vittima fu trovato il 13 luglio 2017, stipato nell'armadio della camera da letto dell'appartamento, legato con delle corde e avvolto in un cellophane e un tappeto. La scoperta fu possibile grazie alla segnalazione del padre del trentatreenne, che si era insospettito per i comportamenti del figlio. La donna sarebbe stata uccisa il giorno precedente al rinvenimento.
Secondo le ricostruzioni delle indagini, il delitto si consumò al culmine di una violenta lite nella casa dove Donata e Marco convivevano da circa due anni. L'uomo avrebbe aggredito la compagna a colpi d'arma da taglio, recidendole la vena giugulare.
Poi il tentativo di occultamento del corpo senza vita, riposto nell'armadio. Il trentatreenne però negò di aver ucciso la donna, sostenendo che lei si fosse ferita da sola con un coltello nel corso di una colluttazione.
Basile fu rinviato a giudizio. Nel novembre del 2019 venne condannato dalla Corte d'Assise di Bari a 22 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento del cadavere.[2]
La sentenza fu confermata dalla Corte d'Appello di Bari nel gennaio del 2021 e resa definitiva dalla Corte di Cassazione nel giugno del 2022.[3][4]