Città della Pieve. Omicidio Stefania Terrosi. Il messaggio al figlio della vittima: "Porto mamma con me...".

Immagine della notizia (Immagine di LigaDue su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Città della Pieve. Omicidio Stefania Terrosi. Il messaggio al figlio della vittima: "Porto mamma con me...".

"Me ne vado, porto con me mamma, così ti faccio un dispetto". È uno degli ultimi messaggi inviati da Antonio Iacobellis ad Andrea, il figlio di Stefania Terrosi uccisa a Po' Bandino di Città della Pieve (Perugia).

Anche il 35enne era stato avvisato dal futuro omicida-suicida. Il cadavere della donna di 59 anni, impiegata in un'impresa di pulizie, è stato trovato dai Carabinieri il 29 novembre nella casa dove i due convivevano. Poco distante giaceva Iacobellis, sottufficiale in pensione dell'Aeronautica militare.

"Erano le 11:15. Non li ho visti subito. Mi trovavo in garage e il telefonino non aveva campo", racconta Andrea al Messaggero. Il 35enne è poi risalito in casa: "Ho trovato la mia compagna terrorizzata. I messaggi erano arrivati anche a lei". Ma non erano i soli ad aver ricevuto quelle frasi inquietanti: "Da quello che ho ricostruito, oltre al suo amico, li ha mandati anche alla figlia e a dei parenti a Bari".

Il figlio di Terrosi si è quindi diretto a casa della madre, ma era troppo tardi: "C'erano già i carabinieri. Ho dato loro le chiavi per entrare. Io lì dentro non ci ho messo piede". A lanciare l'allarme è stato un amico dell'uomo. Iacobellis gli aveva telefonato annunciando di volere fare "una follia".

Chi era dall'altro capo del telefono si è insospettito e ha chiamato i Carabinieri. Quando i militari sono arrivati hanno trovato i due cadaveri: Terrosi aveva una ferita in pieno petto. La pista seguita da subito è quella del femminicidio-suicidio. L'arma usata è una pistola, ma l'ex militare non l'aveva come arma d'ordinanza. Era detenuta per "uso sportivo". (Today)

Cara/o utente, spero tu abbia apprezzato il contenuto di questa pagina.

FemminicidioItalia.info è un progetto informativo nato nei primi mesi del 2019 dedicato alla raccolta di dati e notizie su casi recenti e passati di femminicidio in Italia, nonché sul fenomeno della violenza sulle donne nel nostro paese.

Nel corso del tempo lo sviluppo del sito è aumentato a dismisura. Le pagine sono diventate centinaia e le voci di approfondimento sono costantemente monitorate per fornire gli ultimi aggiornamenti. Teniamo traccia delle notizie e riportiamo quelle più importanti avendo sempre cura di citare le fonti per ringraziare i giornalisti del loro arduo lavoro.

Tuttavia la gestione del progetto è diventata anche più complessa e dispendiosa. Se credi nella bontà del nostro operato e ti va di contribuire, potresti darci una mano oppure considerare di effettuare una donazione. Anche una piccola somma può significare un grande aiuto affinché il sito rimanga in vita e continui a essere aggiornato. Grazie.