San Lorenzo di Roma. Omicidio Desirée Mariottini. Al processo ancora un altro testimone picchiato.
Nuova udienza ieri, 14 luglio, a Roma per il processo sull'omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina morta dopo essere stata drogata e stuprata il 18 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato del quartiere San Lorenzo della capitale.
Si è purtroppo allungata la lista dei fatti inquietanti accaduti ai testimoni chiamati a deporre dall'accusa. Gianluca Rizzitelli, un giovane senza fissa dimora, è stato accompagnato coattivamente perché aveva disertato le udienze precedenti. Nel corso della seduta si è scoperto il motivo di tale comportamento: il ragazzo ha dichiarato di essere stato picchiato davanti alla casa della madre nel quartiere romano di Portonaccio, riportando tre costole rotte. Il giovane ha specificato di non sapere chi è stato ad aggredirlo e perché lo abbia fatto. Il particolare è stato riportato dall'edizione romana del Corriere della Sera.
Ad ogni modo, Rizzitelli ha affermato dinanzi ai giudici di non sapere nulla della morte di Desirée, pur essendo chiamato a confermare la versione di un altro testimone, Mirko Di Leo. Il giovane aggredito non è l'unico ad essere stato picchiato. Ieri si è venuto a sapere che Narcisa, una testimone chiave, è ricoverata in condizioni disperate. Inoltre, lo scorso ottobre, si è svolto un incidente probatorio per raccogliere la versione di alcuni giovani che erano stati anche loro violentemente malmenati.
Si ricorda che per l'omicidio di Desirée, sono imputati quattro africani: Mamadou Gara, Yusef Salia, Brian Minthe e Alinno Chima. A vario titolo, sono contestati i reati di concorso in omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e somministrazione di droghe a minori.