Troina. Disabile violentata all'Irccs Oasi. L'accusato sostiene di essere stato "provocato". Fermo convalidato: resta in carcere.
Resta in carcere l'operatore sociosanitario A. L., 39 anni, accusato di aver stuprato una disabile di 26 anni all'Oasi Maria Santissima di Troina (Enna). L'uomo aveva confessato di aver avuto un rapporto sessuale con la donna, che è incinta, durante il lockdown. Scattato il fermo, ieri mattina è arrivata la convalida del gip il quale ha disposto la custodia cautelare.
Al momento non sono trapelate indiscrezioni sull'interrogatorio, non si sa, dunque se l'indagato si sia avvalso della facoltà di non rispondere o se ha confermato le dichiarazioni rese durante la confessione, nel corso della quale ha sostenuto di essere stato "provocato" dalla giovane, gravemente disabile psichica come conseguenza di una rara malattia genetica e che non si renderebbe conto di essere in attesa di un figlio.
Nessuna indiscrezione anche sul fronte delle indagini per accertare responsabilità nella catena dei controlli all'Irccs Oasi. La violenza è avvenuta ad aprile, mentre nella struttura si era sviluppato un focolaio di Covid-19 e mentre la vittima era ricoverata nel reparto allestito per i pazienti positivi al virus.