Savona. Ergastolo a Sow: "La gelosia verso Danjela Neza era espressione di supremazia e possesso".

Immagine della notizia (Immagine di Antonello Piccone su it.wikipedia.org — CC BY-SA 3.0)

Savona. Ergastolo a Sow: "La gelosia verso Danjela Neza era espressione di supremazia e possesso".

Sono state depositate proprio qualche giorno fa le motivazioni della sentenza di ergastolo emessa dalla Corte d'Assise di Savona nei confronti di Safaiou Sow che nella notte tra il 5 e il 6 maggio del 2023 aveva ucciso con due colpi di pistola la 29enne Danjela Neza.

L'imputato è stato condannato per omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, della relazione affettiva e dei futili motivi. "Premesso che l'aggravante dei motivi futili è caratterizzata dalla sproporzione fra movente e delitto, – si legge nelle motivazioni – la gelosia ed il ritenere di poter imporre le proprie scelte all'altro, costituiscono sempre passioni morali riprovevoli mai suscettibili di valutazione etica positiva".

"Deve concludersi che può essere ritenuta sussistente l'aggravante in esame, vieppiù quando la gelosia assume caratteristiche morbose e di ingiustificata espressione di supremazia e possesso, in quanto si tratta di uno stato passionale che, oltre a non avere rilievo sull'imputabilità, costituisce causa frequente di delitti anche gravissimi determinati da una spinta ritenuta socialmente inaccettabile e, dunque, ingiustificata rispetto alla gravità della condotta".

Poi l'aggravante della premeditazione, spiega la Corte, che "sussiste nei suoi due elementi caratteristici: quello psicologico, consistente nel perdurare del proposito criminoso fino alla commissione del delitto e quello cronologico, ravvisabile nella durata non astrattamente predeterminabile ma comunque apprezzabile del proposito".

"Poichè si è trattato di un vero e proprio agguato, – precisano i giudici – ideato fin dal febbraio 2023 e pianificato nei mesi seguenti, qualora la donna avesse persistito nel non assecondarlo, con l'insistente richiesta di un incontro alla vittima e con la predisposizione dei mezzi (pistola)".

L'avvocato difensore, Alessandro Stipo, entro 40 giorni ha già annunciato che presenterà il ricorso alla Corte d'Appello. (di Luciano Parodi – Savonanews.it)

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