Tribunale di Sassari. Picchiava la compagna da anni: le violenze erano all'ordine del giorno. Un 30enne condannato a 2 anni di reclusione.
Quando era all'ottavo mese di gravidanza le aveva lanciato addosso un pesante martello con il manico in ferro. Lei era riuscita a proteggersi con il braccio e aveva così evitato conseguenze quasi certamente drammatiche per il bambino che portava in grembo.
Ma i gesti di violenza che un 30enne di Sassari era solito riservare alla convivente – e in seguito ai quali è finito a processo – sono purtroppo diversi. La donna avrebbe infatti subito continue aggressioni fisiche nel corso degli anni, fino all'ultimo episodio in seguito al quale era riuscita a scappare e a rifugiarsi in un negozio di fronte a casa da dove aveva poi chiesto aiuto alla madre.
Per questi fatti l'imputato è stato condannato ieri a 2 anni e 3 mesi di reclusione. Una pena superiore a quella richiesta dal pubblico ministero. Durante il dibattimento la donna ha raccontato quel calvario fatto di violenze fisiche e verbali iniziate solo due mesi dopo l'inizio della loro relazione, che si ripetevano quasi ogni giorno.
Maltrattamenti confermati dai vari testimoni che, sentiti in aula, hanno riferito che la donna veniva picchiata e persino tenuta segregata in una stanza al buio. Costretta a vivere in una condizione di degrado.