Bagheria. Omicidio Maria Angela Corona. La nipote e i presunti killer rinviati a giudizio. Condannato un altro uomo per favoreggiamento.
Tre rinvii a giudizio e una prima condanna in relazione all'omicidio di Angela Maria Corona, il cui corpo orribilmente mutilato venne ritrovato il 16 aprile dell'anno scorso sotto un ponte lungo la strada che collega Bagheria e Casteldaccia (Palermo).
Un delitto che una settimana dopo venne confessato dalla nipote della vittima, Francesca Maria Castronovo, che raccontò di aver assoldato due stranieri al mercato di Ballarò per sbarazzarsi di quella zia che, sin dall'infanzia, l'avrebbe maltrattata e sottoposta a una lunga serie di soprusi.
Il gip di Termini Imerese ha accolto il patteggiamento a un anno e cinque mesi per un altro straniero, accusato di favoreggiamento reale perché avrebbe aiutato i presunti killer a nascondere la somma versata da Castronovo per pagare l'omicidio. Il giudice ha poi accolto la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Castronovo e i due presunti assassini, l'ivoriano Guy Morel Diehi e il maliano Toumani Soukouna.