Reggio Emilia. Omicidio Hui Zhou. Le motivazioni della condanna a 24 anni per Hicham Boukssid: "Voleva che la vittima soffrisse".

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Reggio Emilia. Omicidio Hui Zhou. Le motivazioni della condanna a 24 anni per Hicham Boukssid: "Voleva che la vittima soffrisse".

"Il video disvela la volontà di infliggere sofferenze ulteriori - rispetto all'evento morte - alla vittima, a cui le numerose coltellate sono state inferte per prolungare in modo consapevole angoscia e paura. Tanto che la ragazza ha avuto il tempo per implorarlo di smettere".

È uno dei passaggi-chiave in cui la Corte d'Assise motiva il riconoscimento dell'aggravante della crudeltà a Hicham Boukssid, condannato a 24 anni di reclusione per l'omicidio di Hui Zhou, la giovane uccisa l'8 agosto 2019 mentre lavorava nel bar Moulin Rouge di Reggio Emilia.

All'imputato è stato diagnosticato un disturbo della personalità schizotipico, con un nucleo deliroide che permea la sfera affettiva: l'amore per la ragazza esisteva solo nella sua fantasia. Il magistrato aveva chiesto che si riconoscesse l'aggravante della premeditazione. La Corte, però, l'ha esclusa "perché non era in grado di valutare scenari alternativi".

Riconosciuta invece la crudeltà, che la Corte ha ritenuto fondamentale, rifacendosi alla valutazione fatta a suo tempo dal medico legale. "A Zhou furono sferrate nove coltellate, di cui solo l'ultima mortale. Le prime otto erano in zone non vitali, non funzionali al delitto e oggettivamente trasmodanti rispetto alla nona".

La Corte ha poi indicato l'attenuante della seminfermità mentale come equivalente alla crudeltà. E ha bocciato le generiche, "anche tenuto conto che dopo il delitto lui si diede alla fuga per dieci giorni, consegnandosi una volta allo stremo".

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