Perugia. Denunciò l'ex compagno per maltrattamenti e lesioni. Assolto in Tribunale: "Il fatto non sussiste".
Era finito davanti al giudice di Perugia con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni. L'ex fidanzata lo aveva denunciato raccontando offese, insulti, pugni, calci, schiaffi, prese per il collo, liti furibonde e spintoni talmente forti da farle "sbattere la testa tra il comodino e il letto".
Aveva raccontato anche di "minacce" legate alla gestione del figlio "che le avrebbero tolto qualora avesse deciso di allontanarsi da lui", per poi soffermarsi sugli "atti intimidatori e violenti dopo la separazione". Sempre nelle denunce si legge che il 29enne, negli anni, nel corso di una telefonata le avrebbe detto che "avrebbe ammazzato sia lei che il figlio".
Tuttavia, al termine del processo celebrato a Perugia, il giudice Francesco Loschi ha assolto da ogni accusa l'imputato: "Il fatto non sussiste".
Il giudice ha anche trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Perugia affinché vengano valutate ipotesi di calunnia e falsa testimonianza per le dichiarazioni rese in aula dalla denunciante che in questo processo si era costituita parte civile.
L'imputato è stato difeso dall'avvocato Franco Matarangolo che, al termine della sua arringa, aveva sollecitato l'assoluzione per il suo cliente, come peraltro fatto dalla pm Filomena D'Amora.