Bologna. Omicidio Isabella Linsalata e Giulia Tateo. Giampaolo Amato in aula: "Sono innocente".
"Mi sia consentito ripetere che sono innocente, non ho ucciso nessuno, drogato nessuno, né rubato farmaci, e ne daremo prova. Non ho mai commesso reati, né fatto violenza su persone, di nessun tipo".
Sono le parole del medico oftalmologo Giampaolo Amato, che ha rilasciato oggi alcune dichiarazioni spontanee nell'ambito del processo che lo vede imputato alla Corte d'Assise di Bologna per la morte della moglie, Isabella Linsalata, e della suocera, Giulia Tateo.
"Rispetto le leggi e ho fatto il giuramento di Ippocrate. Sono solito curare le persone, e salvare le persone – ha dichiarato Amato –, con Isabella anche è successo, una volta rischiò di soffocare, ma sono riuscito ad intervenire e salvarla. Detto questo io non so come e perché sia morta Isabella, nessuno lo sa, anche io vorrei la verità".
"So certamente, come ha detto la sorella di Isabella, che sicuramente Isabella non si è suicidata, ne sono certo, non ci avrebbe mai pensato, lo escludo. Amava la vita, era solare e amata da tutti. Non lo avrebbe fatto anche per un profondo credo religioso. Non lo avrebbe fatto soprattutto per la famiglia e per i nostri meravigliosi figli, dei quali siamo orgogliosissimi".
"Anche oggi sarebbe orgogliosa di come sono diventati. Le tragedie purtroppo però accadono e sarebbe uno di quei momenti in cui bisogna compattarsi". Amato ha parlato per oltre 20 minuti, nel corso dei quali si è anche commosso. (ANSA)