Ancona. "Rosina Carsetti vittima di maltrattamenti". Le motivazioni delle condanne a figlia e nipote.
Un omicidio "deciso e pianificato", commesso da Enea Simonetti, ma con la madre Arianna Orazi "effettiva mente del piano". Sono le motivazioni della sentenza della Corte d'Appello di Ancona, emessa lo scorso luglio, per l'omicidio di Rosina Carsetti, nonna di Enea e madre di Arianna.
La 78enne fu uccisa il giorno della vigilia di Natale del 2020 nella sua abitazione di Montecassiano, nel Maceratese. In 434 pagine i giudici della Corte d'Appello di Ancona spiegano il motivo per cui Arianna Orazi, assolta in primo grado, è stata condannata al carcere a vita poiché ritenuta la regista del delitto.
A compierlo materialmente, invece, Enea Simonetti: per lui 24 anni in primo grado, 27 in Appello. Sempre in Appello, inflitta una pena anche ad Enrico Orazi, il marito di Rosina: quattro anni e sei mesi per maltrattamenti. (RaiNews)
La sentenza di secondo grado ribalta le precedenti conclusioni della Corte d'Assise di Macerata. La signora Rosina era vittima di maltrattamenti domestici e voleva denunciare i familiari. Per impedirle di farlo, la figlia ed il nipote avevano pianificato di liberarsi di lei.