Giulianova. Fabiana Piccioni morta per arresto cardiocircolatorio. Si indaga per occultamento di cadavere.
È morta per un arresto cardiocircolatorio, probabilmente provocato da un mix di alcol e droghe, in particolare cocaina e oppiacei, Fabiana Piccioni, la 46enne di Giulianova (Teramo) il cui corpo è stato trovato giovedì scorso, parzialmente carbonizzato, nelle campagne alla periferia della cittadina. Sono le prime informazioni trapelate circa gli esiti dell'autopsia conclusa ieri sera dal medico legale Antonio Tombolini.
L'esame, eseguito all'ospedale di Giulianova alla presenza del perito di parte Francesco Genua, ha confermato che sul corpo non vi sono segni di violenza, né fisica, né sessuale. È inoltre emerso che i polmoni non presentano tracce di fumo, a conferma del fatto che il tentativo di bruciare il corpo è avvenuto quando la donna era già morta.
A causa della permanenza del corpo all'aperto, non è stato possibile stabilire la data della morte, ma in tal senso potrebbero essere utili i successivi esami di laboratorio sui campioni prelevati. Resta da capire chi abbia spostato e occultato il cadavere, cercando di bruciarlo. Su questi aspetti vanno avanti le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Teramo.
I familiari della 46enne, assistiti dall'avvocato Pier Francesco Manisco, hanno ribadito al sostituto procuratore il nome di un uomo con cui la donna si frequentava e che, secondo i genitori, sarebbe in qualche modo coinvolto nella vicenda, come già indicato nella denuncia di scomparsa che era stata presentata venerdì scorso. (Il Centro)