Padova. Omicidio Nicoleta Rotaru. La madre dell'imputato: "Mio figlio è violento, ha il demonio".
«Mio figlio è violento, ha il demonio». È questo il primo audio riprodotto oggi, mercoledì 19 marzo, alla Corte d'Assise di Padova nel corso della quarta udienza del processo per la morte della 37enne Nicoleta Rotaru. La voce è della madre dell'imputato Erik Zorzi, e il destinatario della "confessione" è uno dei carabinieri intervenuti il 4 ottobre 2022 su sollecitazione proprio della donna.
Nell'audio si sente proprio il momento del violento litigio tra Erik Zorzi e la madre, che inizialmente urla più volte «Aiuto» e «Mollami». Il seguito è agghiacciante, perché la madre si rivolge direttamente al figlio con voce scossa: «Hai cercato di ammazzarmi, basta mettermi le mani addosso. Vai a confessarti e liberati dal demonio: lei (Nicoleta, ndr) è una santa, tu invece sei sempre stato cattivo. Mi hai strangolato, mi hai tolto l'aria: ma quanta voglia hai di ammazzarmi?».
Nella seconda parte dell'udienza sono invece stati fatti sentire soprattutto gli audio relativi ai litigi tra Nicoleta Rotaru ed Erik Zorzi, con l'uomo che in più occasioni l'ha minacciata senza usare mezzi termini, come ad esempio «Ti faccio male, neanche ti immagini quanto». Particolarmente crudo l'audio fatto con il cellulare della donna e che "immortala" i terribili minuti in cui Erik Zorzi avrebbe strangolato la sua ex moglie: si sente Nicoleta rantolare e lui che le ripete più volte ansimando «Liberaci ti prego, liberaci ti supplico».
Nel'ultimo audio, datato 13 gennaio 2023, si sente invece Erik Zorzi che urla contro la figlia più grande frasi quali «Ti tiro una testata, ne basta una», «Cambia il tono o ti prendo a calci in culo», «Ti prendo a schiaffoni sui denti, ti faccio sanguinare». Dopo un paio di minuti si sentono rumori che fanno presupporre una colluttazione con la figlia, la quale poi urla dolorante. La frase finale del padre è agghiacciante: «Da vivi si vive una volta sola, da morti si vive per sempre». (di G.F.P. – PadovaOggi)