Treviso. Omicidio Margherita Ceschin. Joel Lorenzo ribadisce la sua confessione. Tensione in aula.

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Treviso. Omicidio Margherita Ceschin. Joel Lorenzo ribadisce la sua confessione. Tensione in aula.

È stata un'udienza carica di tensione, com'era nelle previsioni, quella di ieri, giovedì 3 aprile 2025, davanti alla Corte d'Assise di Treviso per il processo sull'omicidio di Margherita Ceschin, la pensionata di 72 anni uccisa la notte del 23 giugno 2023 nel suo appartamento di via 28 Aprile a Conegliano.

Tra gli imputati, Enzo Lorenzon, ex marito della vittima e presunto mandante del delitto. Poi ci sono Sergio Antonio Luciano Lorenzo, Juan Maria Beltre Guzman, Mateo Garcia (conosciuto come "Molongo") e Kendy Maria Rodriguez, tutti accusati a vario titolo di aver partecipato come sicari o intermediari all'omicidio dell'anziana.

Nel corso dell'udienza, per circa cinque ore, è stato ascoltato come testimone Joel Luciano Lorenzo, il dominicano di 26 anni che ha confessato di aver fatto parte della spedizione punitiva a casa Ceschin.

«È stato mio fratello Sergio a rivelarmi che Enzo Lorenzon gli disse che voleva uccidere l'ex moglie Margherita». Quando Joel ha pronunciato queste parole, nascosto da un paravento, al riparo dagli occhi degli imputati, il fratello Sergio Antonio Lorenzo si è alzato di scatto e gli ha urlato in italiano: «Quando mai ti ho detto queste cose? Sono stati il pm e l'avvocato a metterti in bocca queste parole. Falso».

Dopo questa reazione, l'imputato è stato subito espulso dall'aula, su ordine del presidente della Corte d'Assise, Iuri De Biasi. In sostanza, Joel Luciano Lorenzo (assistito dagli avvocati Nicola Rinaldo e Paola Isaia) ha confermato le accuse formalizzate nella confessione resa, il mese scorso, al sostituto procuratore Permunian nel carcere di Montorio a Verona, dove è attualmente rinchiuso.

Il "pentito" dominicano ha parlato dell'immobile promesso al fratello Sergio da Lorenzon come compenso, dei tre sopralluoghi in bicicletta con Mateo Garcia attorno alla casa della vittima nei giorni precedenti al delitto, della fuga in Spagna, della sua permanenza a Barcellona come "ostaggio" del sicario Mateo Garcia e dei soldi che quest'ultimo continuava a chiedere a Lorenzon quale compenso per il delitto della 72enne coneglianese.

La testimonianza di Joel è stata favorevole nei confronti della sua ex fidanzata, Kendy Rodriguez: «Lei non sapeva, né del piano, né del delitto», ha detto. Ed anche per l'intermediario Beltre Guzman: «Non sono a conoscenza se fosse al corrente del piano di uccidere Margherita Ceschin». (Marco Filippi – Tribuna di Treviso)

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