Rimini. Omicidio Pierina Paganelli. Il Gip respinge la richiesta di scarcerazione per Louis Dassilva.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha respinto la richiesta di scarcerazione per Louis Dassilva. Il 35enne senegalese era stato arrestato il 17 luglio 2024 con l'accusa di avere ucciso Pierina Paganelli, la 78enne trovata morta nell'ottobre del 2023 nei garage condominiali del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini, dove abitava.
La notizia è stata confermata a Fanpage.it da uno dei due legali dell'uomo, l'avvocato Riario Fabbri. Insieme al collega Andrea Guidi, aveva presentato una memoria difensiva che contestava la versione fornita da Manuela Bianchi, ex amante di Dassilva e nuora della vittima, attualmente indagata per favoreggiamento. La donna ha raccontato agli inquirenti che il 35enne era in garage quando lei aveva ritrovato il corpo della signora Paganelli. Lui le avrebbe detto di non far rumore e di andare a chiedere aiuto a un vicino.
Come si legge nell'ordinanza di rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare, emessa dal gip Cantarini, non esisterebbero al momento elementi che farebbero pensare a una pista alternativa. Tutti gli indizi raccolti sembrano infatti condurre proprio a Dassilva. Il giudice ritiene inoltre non condivisibile la tesi difensiva, che vedrebbe coinvolti nell'omicidio i fratelli Bianchi, Manuela e Loris, visto che entrambi avrebbero un alibi valido e mancherebbe loro un movente.
La ricostruzione fatta dai legali, scrive il gip, «pretende di svalutare la credibilità di Manuela ricorrendo a pregiudizi "morali" (donna infedele e quindi bugiarda) proponendo una lettura del vissuto familiare della testimone e della relazione con Louis che distorce la realtà dei fatti come emersa dall'esame della donna, ravvisando, poi, incoerenze ed illogicità nel narrato del tutto apparenti e spiegabili».
In ogni caso, il prossimo 17 aprile, toccherà al Tribunale del Riesame di Bologna rivalutare la custodia cautelare in carcere per Dassilva, dopo che in gennaio la Corte di Cassazione ha annullato l'ordinanza di arresto, richiedendo un nuovo esame degli indizi a carico dell'indagato. (di Eleonora Panseri – Fanpage.it)