Caleppio di Settala. Omicidio Amina Sailouhi. Chiesta la convalida dell'arresto per il marito Khalid Achak.

Immagine della notizia (Immagine di Ysogo su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Caleppio di Settala. Omicidio Amina Sailouhi. Chiesta la convalida dell'arresto per il marito Khalid Achak.

Il pm di Milano, Antonio Pansa, nell'ambito delle indagini dei Carabinieri, ha chiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere per Khalid Achak, il 50enne che nella serata del 3 maggio, a Settala, ha ucciso a coltellate la moglie Amina Sailouhi.

È stata la figlia di 10 anni a chiamare i soccorsi. La Procura ha contestato come esigenza cautelare il pericolo di reiterazione del reato, evidenziando nella richiesta al gip (deve essere ancora fissato l'interrogatorio) che il marocchino è una persona "incline alla violenza", che faceva vivere la moglie in uno stato di sottomissione.

L'uomo ha commesso un delitto "particolarmente efferato", anche alla presenza della bimba in casa. Gli viene contestato l'omicidio aggravato dal fatto di aver ucciso la moglie, dal suo stato di ubriachezza e dalla presenza della minore.

Intanto si è saputo che, in relazione alla denuncia che aveva presentato la donna nel 2022, la Procura milanese stava per chiudere le indagini in vista della richiesta di processo a carico dell'uomo con l'accusa di maltrattamenti, ma gli inquirenti non avevano ritenuto sussistenti esigenze per chiedere per lui una misura cautelare.

Non erano arrivate, infatti, altre segnalazioni e la donna per due volte, dopo l'attivazione della procedura del Codice Rosso, aveva rifiutato di trasferirsi in una casa protetta. (ANSA)

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