Cagliari. "Premeditò l'omicidio della moglie": Chiesta la condanna all'ergastolo con isolamento diurno.
Ergastolo con un anno di isolamento diurno e nessuno sconto di pena. È quanto ha chiesto il pm del tribunale di Cagliari, Marco Cocco, al termine di una lunga requisitoria nella seconda udienza del processo a carico di Igor Sollai, il 43enne reo confesso del femminicidio della moglie di 42 anni, Francesca Deidda, sparita da San Sperate il 10 maggio 2024 e i cui resti furono trovati il successivo 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito.
"La richiesta del pm non ci sorprende – ha commentato a caldo l'avvocato Carlo Demurtas che insieme alla collega Laura Pirarba difende Sollai –. Nella sua requisitoria sono emersi alcuni spunti che approfondiremo nella nostra discussione, spunti che non riguardano solo la premeditazione".
Nella giornata di ieri, il rappresentante dell'accusa ha parlato per oltre cinque ore, ricostruendo nel dettaglio il delitto e soffermandosi sul comportamento tenuto dall'imputato prima e dopo l'omicidio. Dalle indagini risultano frequenti ricerche di Sollai su internet quando, secondo il pm, stava premeditando il femminicidio e cercava indicazioni su come nascondere velocemente un corpo, come scavare una fossa e quale reazione avrebbe avuto una vittima se colpita con violenza alla testa.
Il pm ha inoltre insistito sul sistematico depistaggio condotto dall'imputato dal momento in cui sono scattate le indagini per la scomparsa della moglie fino al suo arresto e alla tardiva confessione.
"Non una confessione vera e propria, ma dichiarazioni solo utili a ottenere una condanna minore – ha chiarito il magistrato della Procura –. Un comportamento che denota nessun senso di colpa". E ancora: "Ho contato diciassette temi su cui Sollai ha mentito", ha aggiunto Cocco, secondo il quale l'imputato "ha ideato un piano criminale preciso: la preparazione, la commissione, la messa in scena e l'inquinamento delle prove". (ANSA)