Correggio. Omicidio Daniela Coman. Peter Pancaldi si avvale della facoltà di non rispondere davanti al Gip.
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Peter Pancaldi, l'uomo di 45 anni reo confesso del femminicidio dell'ex compagna Daniela Coman, 48 anni, uccisa alcuni giorni fa in un appartamento al primo piano di una palazzina di via Dinazzano a Prato di Correggio.
Nella mattinata di oggi, lunedì 19 maggio, presso il tribunale di Reggio era in programma l'udienza di convalida del fermo a cui è stato sottoposto dalla Procura di Reggio, ma Pancaldi davanti al giudice per le indagini preliminari ha preferito non rispondere alle domande.
L'uomo, dopo essere stato rintracciato a Modena dai Carabinieri, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, ha confessato il delitto, sostenendo di aver ucciso Daniela Coman perché – a suo dire – gli avrebbe fatto lasciare la precedente compagna, che lo sosteneva anche economicamente. Pancaldi è attualmente disoccupato, e con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la vittima sarebbe stata attirata con l'inganno nella casa in affitto dell'ormai ex compagno, e qui sarebbe poi stata soffocata a morte. I due, dopo una breve relazione, di recente si erano lasciati, ma Pancaldi aveva ricontattato l'ex compagna sostenendo che in un computer e in una macchina fotografica ancora in suo possesso fossero rimaste alcune foto del figlio della donna. Si trattava però di una trappola, e in quel frangente è maturato il delitto. (24 Emilia)