Cassazione. Omicidio Ada Rotini a Bronte. È definitivo l'ergastolo per l'ex compagno Filippo Asero.
Passa in giudicato la condanna all'ergastolo di Filippo Asero, ex marito e assassino di Ada Rotini. L'omicidio risale all'8 settembre 2021. La difesa di Asero aveva presentato ricorso alla Corte di Cassazione, che però lo ha respinto. Ora il verdetto è irrevocabile.
Quel maledetto giorno, Asero colpì a morte l'ex compagna più di 40 volte con un coltellaccio, presentandosi all'appuntamento con lei armato. Una volontà omicida, così hanno stabilito i giudici, che non meritava perizie, né ulteriori approfondimenti. Da qui la mancata concessione di attenuanti.
La vittima era terrorizzata dall'uomo. E non si presentava mai da sola agli appuntamenti. Ma pochi istanti, pochi attimi, sono bastati ad Asero per dare sfogo ai suoi istinti omicidi. Il movente del delitto è purtroppo come un tragico refrain che non si riesce più a cancellare dalle cronache: l'assassino che non si rassegna alla fine di una relazione.
Lei lo aveva lasciato. La verità emersa in aula è che il movente del delitto è "nella mente dell'assassino, che evidentemente considera la vittima una sua proprietà". Lei, la povera Ada Rotini, voleva solo riavere la sua vita. Lui, Filippo Asero, gliel'ha tolta per sempre.
La famiglia della vittima, soddisfatta anche nel ricordo della donna, ha avuto giustizia definitiva, quantomeno terrena. "Il caso è chiuso – afferma l'avvocato Giuseppe Cultrera – e Asero non potrà tentare più escamotage per venir meno alla schiacciante responsabilità dimostrata nelle aule della Corte di Assise di Catania: uccise la moglie, il giorno del divorzio, con efferatezza e crudeltà".
"Non un successo epocale, ma una sentenza giusta in tutti i gradi di giudizio – prosegue il legale –. L'omicidio non aveva, almeno dalle risultanze probatorie, alcuna scusante né attenuante. Quando si processa un uomo per un femminicidio bisogna valutare il contorno, le condizioni psicofisiche, il contesto familiare e soprattutto quello sociale: Filippo Asero, questo è emerso nel processo, aveva un unico intento che era quello di massacrare e uccidere la moglie". (di Josè Trovato – LiveSicilia)