Voce su Alice Bredice
Nel corso della notte tra il 28 e il 29 aprile 2019 Simone Cosentino, poliziotto di 42 anni, uccise la moglie Alice Bredice, 33 anni, sparando tre colpi con la propria pistola d'ordinanza. L'uomo si tolse poi la vita utilizzando la stessa arma da fuoco contro sé stesso.[1][2]

Foto notturna di Marina di Ragusa sulla costa mediterranea siciliana (di SY67, licenza GFDL 1.2)
L'omicidio-suicidio avvenne nella camera da letto della villetta di campagna in cui la coppia risiedeva nei pressi di Marina di Ragusa. I coniugi si erano erano conosciuti in Piemonte quando l'uomo, originario della Sicilia, si era trasferito in Val di Susa per lavorare alla Polizia Stradale. La donna aveva prima vissuto a Sant'Ambrogio di Torino, poi era andata con la madre in Borgata Crotte a Susa.[3]
In seguito Alice e Simone si sposarono (circa 8 anni prima del drammatico evento), stabilendosi a Ragusa dove lui era stato promosso come assistente capo nella sezione volanti della Questura in città. Dalla loro relazione erano nate due figlie, di 6 e 7 anni. Fu proprio la maggiore delle due, nella notte tra il 28 e il 29 aprile, la prima a rinvenire i corpi senza vita dei genitori. Spaventata, telefonò a un parente, il quale a sua volta avvertì le forze dell'ordine, accorse successivamente sul posto.
Secondo le ricostruzioni, l'estremo gesto sarebbe stato un atto premeditato. Prima di compiere il delitto, il quarantaduenne aveva telefonato ai propri genitori dichiarando l'intenzione di voler uccidere la moglie. Aveva anche ordinato loro di raggiungere la casa per prendere le bambine e portarle via.
Tutto questo nonostante, poche ore prima dell'omicidio, Cosentino aveva scritto sul suo profilo Facebook un messaggio destinato alla coniuge: "Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo". I funerali della coppia furono celebrati in congiunta, la mattina del 30 maggio, nella parrocchia Maria Regina di Contrada Cisternazzi a Ragusa.[4][5]

Uno scorcio di Sant'Ambrogio di Torino, paese d'origine di Alice Bredice (di Sailko, licenza CC BY-SA 3.0)
Nei giorni successivi alla drammatica vicenda, alcuni parenti della donna avevano rilasciato diverse dichiarazioni alla stampa. Dal loro racconto si evinceva che nell'ultimo periodo il rapporto tra Alice e Simone si era incrinato. Lei in occasione della Pasqua era ritornata per pochi giorni in Piemonte, dai suoi cari, portando con sé anche le figlie, ma il marito non l'aveva seguita. Durante il soggiorno, chi le era vicino la vedeva preoccupata e angosciata: la trentatreenne aveva confidato ai parenti più stretti che c'erano dei problemi con il marito.
A suo dire, negli ultimi tempi lui era cambiato, sospettava spesso di lei, era diventato troppo ossessivo e le telefonava più volte nel corso del giorno. Quei comportamenti erano diventati insostenibili. Per questo motivo aveva accennato all'intenzione di separarsi. Le fu consigliato di restare in Valsusa e di non tornare in Sicilia, ma lei credeva di poter risolvere la situazione, non volendo tenere le figlie lontane dal padre.[6]