Voce su Marisa Pireddu

La Croce Santa (Sa Gruxi Santa) di Serramanna, comune della provincia del Sud Sardegna (di Sara Argiolas, licenza CC BY-SA 4.0)
Marisa Pireddu, 51 anni, è stata uccisa dal marito Giovanni Murtas, 57 anni, il 5 maggio 2020 a Serramanna, comune della provincia del Sud Sardegna.[1][2]
Il delitto era avvenuto al culmine di una violenta lite scoppiata nel tardo pomeriggio all'interno dell'abitazione della coppia. L'uomo aveva prima colpito la moglie a coltellate, causandone la morte, poi aveva tentato il suicidio trafiggendosi il petto con la stessa arma da taglio. Sconosciuti i motivi dell'alterco.
A lanciare l'allarme fu il fratello del cinquantasettenne, vicino di casa, che aveva sentito delle forti urla provenire dall'appartamento in cui si era consumato il dramma. Murtas, gravemente ferito, fu trasportato in pericolo di vita all'ospedale Brotzu di Cagliari.
La coppia aveva un figlio di 29 anni che non si trovava nell'abitazione durante il delitto. La signora Pireddu era originaria di Villasor (Sud Sardegna).[3] L'esame autoptico rilevò circa 57 fendenti sferrati con una lama artigianale in varie parti del corpo della vittima, tra cui braccia, gambe, tronco e collo. La cinquantunenne aveva tentato invano di difendersi nel corso della violenta aggressione.[4] Murtas, piantonato nel reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Cagliari, venne formalmente arrestato in flagranza di reato.[5][6] Rimase per tre mesi in coma farmacologico, prima di riprendersi ed essere dimesso.
L'uomo fu rinviato a giudizio. Nel processo la Procura avanzò una richiesta di condanna a 24 anni, riconoscendo all'imputato le attenuanti generiche per aver chiesto perdono e risarcito il figlio, costituitosi parte civile.[7] Il 3 marzo 2022 la sentenza della Corte d'Assise di Cagliari aveva concesso le attenuanti e condannato Murtas a una pena inferiore rispetto all'istanza della pubblica accusa: 21 anni di reclusione.[8][9]