Voce su Oriana Brunelli

Uno scorcio di Villa Torlonia, una delle residenze del poeta Giovanni Pascoli a San Mauro Pascoli in provincia di Forlì-Cesena (di Marco Musmeci, licenza CC BY-SA 4.0)
I corpi senza vita di Oriana Brunelli, 70 anni, e Vittorio Cappuccini, 82 anni, sono stati trovati nel pomeriggio del 14 gennaio 2023 in un parcheggio di Bellaria Igea Marina, comune in provincia di Rimini.[1][2]
Si è trattato di un omicidio-suicidio. L'uomo e la donna avevano raggiunto il posto con le rispettive auto. L'ottantaduenne, probabilmente dopo un violento alterco, ha impugnato una pistola e ha sparato tre proiettili verso la signora Brunelli, uccidendola. La vittima è stata colpita una volta all'addome e due nell'area cranio facciale.[3] L'anziano si è poi tolto la vita utilizzando la stessa arma da fuoco. Il cadavere della settantenne è stato rinvenuto sull'asfalto con una gamba dentro l'abitacolo, freddata forse mentre si accingeva ad andarsene. L'uomo invece era dentro la propria vettura.
Entrambe le vittime risiedevano a San Mauro Pascoli, un comune in provincia di Forlì-Cesena. Sia lui che lei vivevano con i rispettivi coniugi. L'ottantaduenne era di originario Castiglione del Lago (Perugia) e faceva l'agente della polizia municipale a San Mauro, prima di andare in pensione. Cappuccini abitava insieme alla moglie e aveva due figli adulti. Anche la signora Brunelli era pensionata e viveva insieme al marito, alle due figlie e ai nipoti.[4][5]
Secondo le ricostruzioni, i due si conoscevano da tempo. L'ipotesi è che in passato abbiano avuto una relazione extraconiugale. Tuttavia, negli ultimi tempi, la settantenne avrebbe voluto chiudere una volta per tutte quel rapporto. Al contempo, probabilmente, l'uomo non lo accettava. Non risultano segnalazioni o denunce per atti persecutori o maltrattamenti.[6]
Quello di sabato 14 gennaio potrebbe essere stato un ultimo incontro chiarificatore concordato tra i due, degenerato nell'omicidio-suicidio. Quattro giorni prima, l'anziano aveva ripostato sui social una vecchia poesia del 1995, da lui firmata, le cui ultime rime riportavano: "Se io un giorno ti dovessi davvero perdere, te lo confesso e te lo giuro, preferirei morire".[7]