Voce su Maria Febronia Buttò

Uno scorcio di Gioiosa Marea scattato dalla spiaggia di Contrada San Pietro a Piraino (Messina) - (di Zbigniew Rutkowski, licenza CC BY-SA 3.0)
Maria Febronia Buttò, 61 anni, e il marito Tindaro Molica Nardo, 65 anni, sono stati trovati morti la mattina del 10 marzo 2023 all'interno dell'abitazione in cui risiedevano a Gioiosa Marea in provincia di Messina.[1][2]
L'uomo ha aggredito la moglie a coltellate, togliendole la vita, poi si è suicidato utilizzando la stessa arma da taglio contro sé stesso. A scoprire i cadaveri è stato un parente della coppia.
Il sessantacinquenne era un ex finanziere in pensione, mentre la moglie, chiamata Bonina dai conoscenti, era impiegata come cuoca in alcune strutture ricettive della zona. L'efferato gesto sarebbe legato ai rapporti burrascosi che la coppia stava attraversando nell'ultimo periodo.[3][4]
Tra i due coniugi ci sarebbero stati diversi screzi, iniziati la precedente estate e trascinatisi in liti e discussioni. Una situazione che, circa tre mesi prima del delitto, aveva portato la donna a trasferirsi a Trento, nella casa di una delle due figlie della coppia. La sessantunenne era poi rientrata a Gioiosa Marea un giorno prima dell'omicidio, il 9 marzo.
Dopo aver ucciso la moglie, Tindaro Molica avrebbe inviato un messaggio vocale alla figlia che risiede a Trento. Nel messaggio l'ex finanziere annunciava di avere ucciso la mamma e di voler farla finita. Dopo aver ricevuto quell'inquietante messaggio da parte del padre, la giovane ha avvertito un cugino che vive a Gioiosa Marea. Il parente si è così recato nell'abitazione del delitto e ha scoperto i due corpi senza vita, sul pavimento della cucina.[5][6]