Il femminicidio di Marina Cavalieri a Sant'Andrea Bagni di Medesano

Vittima:
Marina Cavalieri
Presunto killer:
Giovanni Vascelli
Località:
Sant'Andrea Bagni di Medesano
Data:
24 ottobre 2024
Uno scorcio di Sant'Andrea Bagni, frazione di Medesano in provincia di Parma

Uno scorcio di Sant'Andrea Bagni, frazione di Medesano in provincia di Parma

Voce su Marina Cavalieri

Marina Cavalieri, 62 anni, fu trovata morta in casa la mattina del 24 ottobre 2024. Il corpo senza vita della donna giaceva all'interno di una villetta in via Bellini a Sant'Andrea Bagni, una frazione del comune di Medesano in provincia di Parma.‍[1]

Uno scorcio di Sant'Andrea Bagni, frazione di Medesano in provincia di Parma

Uno scorcio di Sant'Andrea Bagni, frazione di Medesano in provincia di Parma

A compiere la scoperta fu il nipote della vittima, che si era recato nell'abitazione per aiutare i parenti nella cura degli animali da cortile. Dopo aver lanciato l'allarme, sul posto giunsero i Carabinieri che non poterono fare altro che constatare il decesso della sessantaduenne. La donna, prossima alla pensione, lavorava come infermiera presso l'ospedale Maggiore di Parma.

I militari cercarono subito di mettersi in contattato con il marito della vittima, Giovanni Vascelli, 65 anni, che però risultava irreperibile. Dopo diverse ore di ricerche, estese oltre l'Emilia Romagna, l'uomo fu rintracciato in Toscana nel corso della serata del 24 ottobre. Si era dato alla fuga con l'auto della moglie ed aveva raggiunto Orbetello, un comune in provincia di Grosseto.

Sottoposto a fermo di indiziato di delitto, il sessantacinquenne fu interrogato a lungo dai Carabinieri.‍[2][3] Davanti ai militari, Vascelli avrebbe parlato del rapporto con la coniuge, diventato a suo dire "sempre più problematico". Al termine delle formalità di rito, l'uomo fu condotto in carcere.

Secondo l'autopsia, la donna fu uccisa due giorni prima del ritrovamento, con tre colpi di carabina alla testa, esplosi mentre lei dormiva nel corso della notte il 21 e il 22 ottobre 2024. L'arma da fuoco era regolarmente detenuta dal marito. A compiere l'esecuzione era stato proprio il sessantacinquenne, dirigente di un'impresa edile fino al 2014, poi impiegato come corriere per una ditta di surgelati.‍[4] La coppia, molto conosciuta a Sant'Andrea Bagni, era sposata da più di trent'anni e non aveva figli.

Nei giorni successivi, durante l'interrogatorio di garanzia, Vascelli si avvalse della facoltà di non rispondere. Gli inquirenti contestarono il reato di omicidio volontario aggravato. Il gip di Grosseto, dopo la convalida del fermo, trasmise gli atti alla Procura di Parma per competenza territoriale.‍[5] Nella primavera del 2025 gli inquirenti chiusero le indagini e ottennero il rinvio a giudizio per Vascelli. A carico dell'uomo fu confermata l'accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo di coniugio.‍[6]

Nel corso di un'udienza del processo, tenutasi nel successivo mese di luglio, l'imputato testimoniò dinanzi alla Corte d'Assise di Parma. Vascelli in aula cercò di spiegare la "depressione della moglie", nonostante lei non assumesse farmaci specifici, né mai aveva avuto una diagnosi di quel tipo: "Era depressa. Non avevamo avuto figli, e questo le pesava tantissimo, così come aveva sofferto per la morte dei genitori... E poi negli ultimi tempi non avevamo molte disponibilità economiche, mentre lei avrebbe voluto fare un finanziamento per andare in pensione, ma non era possibile".

Incalzato dalle domande del PM, l'uomo ripercorse i momenti che precedettero l'omicidio. Nella serata del 21 ottobre «avevamo discusso un po' su come andava il nostro ménage. Lei si sentiva una donna fallita, io capivo e cercavo di tirarla su. Quella sera mi disse anche: "Vorrei farla finita, mi butterei giù dal ponte". Ci siamo rinfacciati delle scelte fatte. Io ero molto stanco, ma siamo andati avanti un'oretta a discutere, poi sono uscito in giardino a fumare».

Poco dopo Vascelli era andato a dormire, ma faceva fatica a prendere sonno, raccontando di essersi recato in bagno mentre la moglie si era svegliata: «Io volevo fare pace, le ho detto che le cose si sarebbero chiarite, ma lei mi diceva: "Piantala, che domani devo andare a lavorare"». Poi il delitto: "C'era il fucile sotto il letto, lo tenevamo lì dopo il furto che avevamo subito qualche mese prima, a marzo. L'ho preso e ho sparato".

La vittima fu colpita tre volte alla testa, ma l'imputato disse di non ricordare del terzo sparo. "Avevo perso la cognizione del tempo – continuò l'uomo nella sua testimonianza dinanzi alla Corte –. Avrei voluto spararmi e scappare. Mi sono ridestato alle 5:00, quando è suonata la sveglia. Sono pentito, vorrei tornare indietro, ma non posso". Due giorni dopo fu scoperto il cadavere della vittima, e lui fu arrestato all'Argentario: "Il posto dove avevamo fatto l'ultima bella vacanza insieme", disse in aula.‍[4]

Note

  1. Sant'Andrea Bagni: 62enne trovata in casa uccisa con un colpo d'arma da fuoco. ParmaDaily.it · Archiviato dall'originale. Consultato il 14 maggio 2025.
  2. Medesano, uccisa con una fucilata in casa: trovato e interrogato per ore il marito. Corriere.it · Archiviato dall'originale. Consultato il 14 maggio 2025.
  3. Femminicidio a Sant'Andrea Bagni: in carcere il marito. Il dolore del paese per Marina Cavalieri, uccisa con un colpo di fucile alla testa. la Repubblica · Archiviato dall'originale. Consultato il 14 maggio 2025.
  4. a b Giovanni Vascelli davanti ai giudici: «Una rabbia violenta e ho sparato. Due colpi, non ricordo il terzo». Il mistero del quarto bossolo. Gazzetta di Parma · Archiviato dall'originale. Consultato il 13 luglio 2025.
  5. Marina uccisa da due colpi di carabina alla testa mentre dormiva. Gazzetta di Parma · Archiviato dall'originale. Consultato il 14 maggio 2025.
  6. Uccise la moglie a colpi di carabina, via al processo. ANSA · Archiviato dall'originale. Consultato il 14 maggio 2025.

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