Voce su Assunta Carbone
Il corpo senza vita di Assunta Carbone, 54 anni, è stato trovato nel corso del pomeriggio del 26 giugno 2025 nell'abitazione in cui risiedeva in via XXV Aprile a Rivalta di Torino. La donna, chiamata Susy dai conoscenti più stretti, presentava evidenti segni di una violenta aggressione.[1][2]

Uno scorcio della Chiesa dei Santi Pietro e Andrea Apostoli a Rivalta di Torino (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
Alcune ore prima, il compagno della vittima, Alessandro Raneri, 55 anni, è stato trovato morto a diversi chilometri di distanza, nel Lago Grande di Avigliana, sempre in provincia di Torino. Secondo il racconto di alcuni testimoni, nel corso della mattinata l'uomo è arrivato al lago, si è tolto gli indumenti e si è gettato in acqua, senza più riemergere. I sommozzatori e i Vigili del Fuoco, intervenuti con tempestività, non hanno potuto far altro che recuperare il cadavere.
Nel frattempo i Carabinieri, dopo avere accertato l'identità del cinquantacinquenne, si sono recati a Rivalta per informare la compagna. Al loro arrivo al secondo piano della palazzina dove viveva la donna, in via XXV Aprile, i militari non hanno ricevuto alcuna risposta. Dopo qualche ora, i Carabinieri sono riusciti a fare irruzione nell'appartamento, trovando all'interno il corpo senza vita della signora Carbone.
Gli inquirenti hanno subito ipotizzato lo scenario di un omicidio-suicidio. Raneri avrebbe ucciso la compagna a coltellate in casa. Dopo aver compiuto l'uccisione, l'uomo si è allontanato dall'abitazione e si è recato al lago di Avigliana per togliersi la vita. La coppia conviveva a Rivalta ed aveva una relaziona da circa 7 anni. Lei era madre di un giovane di 27 anni, mentre lui era padre di ragazza di 15 anni, entrambi avuti da precedenti matrimoni.
Susy Carbone, cresciuta a Rivalta, era titolare di una bancarella che vendeva pasta fresca al mercato della città. Era molto conosciuta in paese anche perché sorella di Pietro Carbone, ex consigliere comunale di Rivalta, scomparso nel 2024 e apprezzato per le sue battaglie per i diritti dei disabili.
Raneri era un ex elettricista che aveva perso il lavoro durante la pandemia di Covid-19. Da allora, secondo le testimonianze, viveva un periodo di forte fragilità, segnato dalla depressione. Dopo una lunga fase di disoccupazione, l'uomo aveva ritrovato una stabilità lavorativa. Da circa tre mesi era stato assunto in una ditta di antifurto a Torino. Tuttavia, sembra che la depressione non lo abbia mai del tutto abbandonato, nonostante fosse in cura da circa un anno.[3]
Secondo le ricostruzioni, nelle prime ore del mattino del 26 giugno 2025, Assunta Carbone aveva fatto colazione in casa, poi sarebbe scoppiato un litigio con il convivente. Intorno alle 08:30, i vicini hanno sentito delle urla e dei forti rumori provenire dall'appartamento della coppia, poi un lungo silenzio. L'uomo avrebbe inferto un primo fendente alle spalle della vittima, all'altezza della nuca, seguito da altre coltellate al collo, al torace e all'addome. L'arma da taglio, con ogni probabilità un grosso coltello di cucina, non è stata ritrovata all'interno dell'alloggio. Dopo aver compiuto l'omicidio, Raneri si è lavato e ha indossato dei vestiti puliti, poi si è allontanato dall'abitazione.
A bordo della sua auto, si è diretto verso Avigliana. Ha percorso meno di 15 chilometri per raggiungere la zona dei pontili sul lago Grande, poi è sceso dal veicolo e si è diretto sulla passerella in legno. Alle ore 09:45, è stato notato da un testimone che stava facendo colazione sulla terrazza. Si è spogliato e ha lasciato cadere i vestiti, con le chiavi dell'auto e il telefonino, prima di tuffarsi in acqua, senza più riemergere.[4]