Voce su Maria Denisa Paun

Uno scorcio panoramico di Montecatini Alto in provincia di Pistoia (di Lucarelli, licenza CC BY-SA 3.0)
Maria Denisa Paun, 30 anni, è scomparsa da Prato nel corso della notte tra il 15 e il 16 maggio 2025.[1] Il suo corpo senza vita è stato trovato il successivo 4 giugno 2025 nelle campagne di Montecatini Terme in provincia di Pistoia.[2]
La donna, residente a Torpignattara di Roma e originaria della Romania, lavorava come escort. La sera del 15 maggio si era recata a Prato per incontrare alcuni clienti. Dopo non avere avuto più notizie di lei, la madre della vittima ha denunciato la scomparsa.
Le indagini della Procura di Prato hanno ricostruito che, nella tarda serata dal 15 maggio, la donna aveva mandato un messaggio ad alcune colleghe escort per segnalare la presenza di un cliente molesto. L'uomo in questione, successivamente rintracciato dagli investigatori, ha però fornito un alibi e non era coinvolto nella sparizione della trentenne.
Intorno alle 23.30 della stessa serata, Denisa Paun aveva avuto l'ultimo contatto telefonico con la madre. Da allora si erano poi perse le sue tracce. Alcuni testimoni hanno raccontato che, quella sera, la donna appariva agitata. Una barista ha riferito di averla sentita dire, in romeno con voce tremante: "Se vado da lui, o mi vede mi ammazza".[1]
Gli inquirenti hanno stretto il cerchio delle indagini su un conoscente della vittima: Vasile Frumuzache, 32 anni, anche lui romeno, impiegato come guardia giurata e residente a Monsummano Terme (Pistoia). L'uomo, sposato e padre di due figli, era arrivato in Italia con la madre nel 2002 e ha vissuto in provincia di Trapani fino al 2022, poi si è trasferito in Toscana per il nuovo lavoro in una ditta di servizi di vigilantes.
Frumuzache è stato arrestato dai Carabinieri il 4 giugno 2025. Gli investigatori sono risaliti a lui grazie ai dati dei tabulati telefonici, le immagini delle telecamere di videosorveglianza, i tracciati della localizzazione della sua auto ed il lavoro di riscontro ed incrocio delle informazioni raccolte. Poco dopo la sua cattura, gli investigatori hanno trovato i resti del cadavere di Maria Denisa Paun in una zona di campagna, impervia e isolata, in località Panteraie sulla collina di Montecatini Terme.[2]
Il trentaduenne, sottoposto a interrogatorio, ha confessato l'omicidio: "Mi ricattava, per questo l'ho uccisa".[3] Secondo il suo racconto, la escort gli aveva chiesto 10 mila euro per non rivelare le loro frequentazioni alla moglie. La sera stessa della scomparsa, nella stanza 101 dell'Hotel Ferrucci di Prato, la donna sarebbe stata strangolata dopo un rapporto sessuale. Frumuzache ha poi ammesso di aver decapitato la vittima e di averle messo la testa in un sacco per l'immondizia, che ha inserito nella valigia di lei insieme al resto del corpo, caricando tutto nel bagagliaio della propria auto. Poi il viaggio fino al luogo in cui è stato occultato il cadavere.
Durante la perquisizione nell'abitazione dell'uomo a Monsummano Terme, gli investigatori hanno rinvenuto l'auto di una donna scomparsa dal 1º agosto 2024, sempre a Montecatini Terme. Si tratta di una sex worker, Ana Maria Andrei, anche lei di origini romene. In un secondo interrogatorio, la guardia giurata ha ammesso di avere ucciso pure lei. Il reo confesso avrebbe raccontato di averle tolto la vita, dopo essersi rifiutata di avere un rapporto sessuale con lui.[4]
I resti della seconda donna sono stati trovati, su indicazione di Frumuzache, nella stessa zona in cui sono stati rinvenuti i resti di Maria Denisa Paun. L'esame autoptico sul poco materiale a disposizione non ha consentito di confermare lo strangolamento della escort trentenne, decapitata molto probabilmente con un fendente netto, forse con un'ascia o una mannaia, e non con dei coltelli come aveva sostenuto il reo confesso dopo l'arresto. Il fatto che, però, nella stanza del residence non sia stata trovata alcuna traccia di sangue lascerebbe pensare ad una diversa ricostruzione dei fatti, con l'ipotesi che la vittima sia stata uccisa altrove.[5]
Tuttavia, Frumuzache ha ribadito nell'interrogatorio di garanzia la versione precedentemente rilasciata agli inquirenti, confermando di avere strangolato e poi decapitato la donna nella camera dell'hotel dove si erano incontrati la sera del 15 maggio 2025. L'uomo ha anche ribadito il ricatto che Denisa Paun gli avrebbe fatto. La guardia giurata, infine, ha escluso di essere coinvolto in altri omicidi, limitandosi ad ammettere di avere ucciso le due connazionali e non altre donne, ipotizzate dagli inquirenti, scomparse in Toscana negli ultimi due anni.
Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto con le accuse di omicidio volontario e soppressione di cadavere, disponendo la custodia cautelare in carcere per il pericolo di fuga e di reiterazione del reato.[6]