Napoli. Omicidio Anastasiia Bondarenko. Il messaggio dell'ex compagno alla madre della vittima: "Io l'ho bruciata".
Anastasiia Bondarenko è morta a seguito di un incendio scoppiato nell'abitazione in cui viveva, una palazzina del rione di Borgo Sant'Antonio Abate a Napoli. Per gli inquirenti l'omicida è l'ex compagno Dmytro Trembach, un 26enne di origini ucraine.
La ragazza, 23enne connazionale, era partita per l'Italia il 5 settembre 2021, da sola, per cercare lavoro. La figlia piccola era rimasta con il padre e le due nonne in Ucraina. Era ritornata in Ucraina dopo due mesi perché la ricerca non era andata a buon fine ed era poi tornata il 1º marzo, assieme alla figlia per scappare dalla guerra.
Ed è a Napoli, nella palazzina dove abitava, che ha trovato la morte. La 23enne era bloccata in bagno dalle fiamme mentre chiedeva aiuto e la figlia di 5 anni pregava la coinquilina di salvare la madre. La donna, Oleva Donchack, è riuscita però a mettere in salvo solo la piccola, nonostante la sua testimonianza sia stata utile per ricostruire la vicenda. È russa, ma parla anche in ucraino e ha ascoltato il grido di aiuto disperato della piccola: "Salva mia mamma, corri".
Per gli inquirenti il colpevole è Dmytro Trembach: l'ormai ex compagno avrebbe appiccato l'incendio perché incapace di accettare la scelta della donna di lasciarlo. Il 26enne è stato sottoposto a fermo; a incastrarlo la madre della giovane uccisa a cui le ha confessato in una telefonata: "Io ho bruciato Anastasiia. Puoi comprare i fiori per il funerale".