San Candido. Omicidio Fatima Zeeshan. Le motivazioni dell'ergastolo al marito: Nessuna attenuante.
Nessuna attenuante. La condanna all'ergastolo del 43enne pachistano Mustafa Zeeshan per aver ammazzato a calci e pugni e poi soffocato nel suo letto la moglie Fatima, di 28 anni, incinta di otto mesi, prevede anche l'isolamento diurno per sei mesi.
I fatti, accaduti a Versciaco di San Candido, in Alta Val Pusteria, risalgono alla notte del 30 gennaio 2020. L'uomo è stato ritenuto anche colpevole del reato di interruzione volontaria di gravidanza, accertato che la morte della bambina è stata determinata dall'uccisione della madre, che la portava in grembo.
Lo scorso marzo la Corte d'Assise di Bolzano lo aveva condannato al massimo della pena e venerdì 9 giugno sono state depositate le motivazioni della sentenza. La Corte ha stabilito anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale durante l'esecuzione della pena.
Per l'imputato non sono stati individuati elementi di consistenza tale da poter giustificare il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.