Cisterna di Latina. Duplice omicidio a San Valentino. Il colpo di grazia a Renée: "Non volevo farla soffrire".

Immagine della notizia (Immagine di Luca Aless su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Cisterna di Latina. Duplice omicidio a San Valentino. Il colpo di grazia a Renée: "Non volevo farla soffrire".

Comincia a delinearsi il quadro del duplice omicidio di Cisterna di Latina avvenuto nella casa di campagna in località San Valentino, dove il finanziere Cristian Sodano ha ucciso la madre e la sorella della sua ex compagna.

Desyrée Amato è fuggita due volte, prima in bagno e poi nella camera della sorella. Il suo ex le stava addosso, con la pistola d'ordinanza spianata. La salvezza della giovane 22enne è passata da una finestra, poi successivamente in cortile si è nascosta dietro una legnaia per chiedere disperatamente aiuto.

"Ho litigato e poi ho sparato", avrebbe riferito Sodano agli agenti della Squadra Mobile che l'hanno arrestato. Una confessione ribadita nel lungo interrogatorio durante il quale il 26enne ha rivelato anche di aver finito Renée, la sorella 19enne di Desyrée ancora in vita, con due colpi di grazia perché – ha detto – "non volevo farla soffrire".

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Desyrée aveva da poco interrotto il suo rapporto con Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza originario di Formia ma in servizio nel reparto navale di Ostia. La notte precedente all'omicidio, però, sembra che il 26enne abbia dormito proprio in quella casa, nel quartiere che – per una tragica casualità – si chiama proprio San Valentino, come la festa degli innamorati.

Dopo aver ucciso le due donne, il finanziere si è diretto con la sua auto a Latina. Sarebbe stato uno zio, al quale avrebbe raccontato l'orrore di cui si era macchiato ("ho fatto un casino", avrebbe detto), a convincerlo a costituirsi. (Il Riformista)

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