Bagheria. Strage di Altavilla. La figlia superstite indagata per omicidio: "Avrebbe partecipato al rituale".

Immagine della notizia (Immagine di Davide Mauro (Codas) su it.wikipedia.org — CC BY-SA 4.0)

Bagheria. Strage di Altavilla. La figlia superstite indagata per omicidio: "Avrebbe partecipato al rituale".

Un rituale durato un mese. Prima l'esorcismo, poi le torture, infine la morte. L'ultima fase, quella segnata delle sevizie, è andata avanti per una settimana nella villetta di Altavilla Milicia. Anche la figlia 17enne di Giovanni Barreca e Antonella Salamone è indagata per omicidio.

Il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio ha inviato gli atti alla Procura per i minorenni che ha aperto un fascicolo. "Mi sono ritrovato davanti la scena più toccante della mia carriera professionale – spiega Cartosio – di fronte ai corpi martoriati in quelle condizioni non si può rimanere senza emozioni".

Il procuratore ha convocato una conferenza stampa alla compagnia dei Carabinieri di Bagheria per ricostruire la vicenda che ha sconvolto l'opinione pubblica. La famiglia Barreca da anni vive un "delirio mistico collettivo sfociato nel fanatismo religioso". Barreca ne è il promotore. Ha coinvolto e plagiato l'intera famiglia, soprattutto i figli.

Tutti hanno partecipato al rito, solo la madre sembrerebbe essersi opposta all'assassinio dei figli. Probabilmente è per questo che Antonella Salamone è stata uccisa fra giovedì e venerdì scorsi per prima e i resti bruciati in giardino. I figli Kevin ed Emanuel sono stati torturati ma hanno contribuito al rito con gesti autolesionistici. Vi avrebbe partecipato anche la figlia 17enne.

A guidare la macchina dell'orrore sarebbero stati Massimo Carandente e Sabrina Fina. Si sono conosciuti frequentando l'ambiente della chiesa evangelica ma poi ne sono fuoriusciti, creando un autonomo gruppo di preghiera. I primi approcci sarebbero avvenuti via social. A gennaio la situazione è precipitata.

Il procuratore Cartosio lancia un appello soprattutto ai giovani: "Fidatevi della magistratura e delle forze dell'ordine. Capisco che è difficile e complicato fare emergere queste cose, ma il silenzio alle volte può essere la propria condanna a morte. Siamo in grado di aiutarvi".

Il riferimento non è soltanto alla tragica vicenda di Altavilla ma anche ad altre indagini in cui sono emersi episodi di abusi sessuali nei confronti di ragazzini, anche ad opera di uomini della chiesa. (di Riccardo Lo Verso – Live Sicilia)

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